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Cronaca

Pubblicato il verbale del 3 marzo, il CTS suggeriva la zona rossa a Nembro e Alzano

Pubblicato il verbale del 3 marzo, il CTS suggeriva la zona rossa a Nembro e Alzano. Non sarà mai fatta e oggi si contano migliaia di morti.

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Sono stati pubblicati oggi sul sito della Protezione Civile – su indicazione di palazzo Chigi – circa 100 verbali relativi alle relazioni che il CTS forniva al Governo da febbraio 2020 in merito all’evoluzione epidemiologica legata al Coronavirus.

Di particolare importanza per la Val Seriana e la bergamasca è il verbale del 3 marzo, quando la situazione iniziava ad aggravarsi senza via di ritorno. Nel documento si legge: “Nel tardo pomeriggio sono giunti all’ISS i dati dei comuni di Alzano Lombardo e Nembro che sono stati esaminati dal CTS”. Dopo un’analisi della situazione i componenti del CTS scrivevano: “Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei comuni della zona rossa anche in questi due comuni”. Decisione che – com’è noto – non verrà mai presa, facendo sì che il virus continuasse a dilagare per tutta la Valle e per tutta la provincia.

Nella stessa nota si apprende che l’assessore regionale Gallera e il DG Cajazzo avessero avuto un rapporto con Roma e fossero a conoscienza dell’aggravarsi della situazione, seppure nelle conferenze stampa quotidiane non diedero mai davvero rilevanza al focolaio della Val Seriana. Visionati i verbali, per dovere di cronaca, bisogna precisare che i documenti sono stato sì resi noti con alcuni omissis, ovvero contenuti anneriti e – dunque – di fatto nascosti.

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