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Cronaca

I medici di Bergamo hanno incontrato Papa Francesco

I medici del Papa Giovanni di Bergamo hanno incontrato Papa Francesco in occasione della chiusura dell’asta benefica: “We run Together”.

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Papa Francesco, nella mattina di sabato 5 settembre, ha aperto l’udienza al quale hanno partecipato i diversi attori coinvolti nell’iniziativa di solidarietà “We Run TogetherSimul Currebant”, lanciata lo scorso 20 maggio – proprio dal Santo Padre – per raccogliere fondi a favore del personale di due ospedali di Brescia e di Bergamo, in prima linea nella lotta contro il Covid, con queste parole:

“Insieme, il 20 maggio scorso, abbiamo lanciato l’iniziativa sportiva solidale We Run Together, come sostegno e ringraziamento per due realtà in prima linea nell’assistere i malati di coronavirus: l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la Fondazione Poliambulanza di Brescia. Oggi una rappresentanza del loro personale è qui presente. Benvenuti! E salutando voi, saluto tutti i vostri colleghi d’Italia e del mondo intero, che lavorano con sacrificio accanto ai malati. Dio vi renda merito per il vostro impegno!”

Con questo emozionante incontro dunque si è conclusa l’asta di beneficenza sportiva organizzata da Athletica Vaticana, il gruppo sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e Fidal-Lazio: grazie alla straordinaria adesione di numerosissimi atleti, anche paralimpici, sono stati raccolti 100.000 euro, che saranno devoluti agli infermieri, tecnici e operatori sanitari, che negli scorsi mesi si sono dedicati ad assistere i malati di Coronavirus.

In effetti – ha ricordato Francesco – l’iniziativa We Run Together ha fatto incontrare sullo stesso piano di dignità umana e sportiva campioni famosi e altri campioni che portano una disabilità e che così fanno onore allo sport. Uno sport inclusivo, fraterno, capace anche di guarire ferite, di costruire ponticostruire amicizia sociale. Questo, soprattutto per i più giovani, è un messaggio eloquente.”

Accompagnati dal cardinale Gianfranco Ravasi, erano presenti all’udienza del 5 settembre 6 degli oltre 150 protagonisti dello sport che hanno sostenuto personalmente l’asta solidale: Nicole Orlando, atleta con Sindrome di Down, più volte campionessa del mondo di atletica; Daniele Cassioli, atleta non-vedente, 25 volte campione del mondo di sci nautico; Monica Contrafatto, atleta con amputazione a una gamba in seguito a un attentato in Afghanistan; Valerio Aspromonte e Carolina Erba (con il loro bambino, Leone, di 3 anni), campioni olimpici e mondiali di scherma che per We Run Together hanno aperto la porta di casa  a una famiglia di Bergamo. Con loro anche Manuela Olivieri Mennea, moglie di Pietro Mennea, figura emblematica dei valori sportivi, morto nel 2013.

La rappresentanza bergamasca

In rappresentanza di tutto il personale medico ed ospedaliero – che Papa Francesco ha ringraziato personalmente per l’instancabile lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria – erano presenti, per l’ospedale bergamasco il direttore generale Maria Beatrice Stasi, che ha avuto il virus; il direttore sanitario Fabio Pezzoli, che ha seguito ogni fase di attività dell’unità di crisi ed è sicuramente un testimone privilegiato per attività e per aver a sua volta contratto il Covid; e Simonetta Cesa, direttore delle professioni sanitarie (infermieri, operatori tecnici e sanitari, personale riabilitativo) e artefice con il suo staff del grande lavoro per allestire i reparti-Covid e per la formazione del personale per trattare i pazienti bisognosi di ossigeno. Anche lei ha vissuto personalmente l’esperienza del virus. 

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