Cronaca
Due ore per fare 20 km, il caos trasporto pubblico in Val Seriana
Due ore per fare 20 km, il delirio trasporto pubblico in Val Seriana. Corse che mancano e studenti stipati: le testimonianze dei primi giorni da Clusone, Val Gandino e Albino.
Corse che mancano e studenti stipati: il delirio trasporto pubblico in provincia di Bergamo si ripete anche all’inizio di quest’anno scolastico, come dimostrato dalle tantissime testimonianze raccolte dalla nostra redazione in questi primi giorni di scuola. Ma quest’anno l’inizio delle lezioni avviene in un momento critico di emergenza sanitaria, che in provincia di Bergamo – sopratutto in Val Seriana – ha causato il maggior numero di decessi di tutta Italia. Per questo i genitori si aspettavano un servizio sicuro, che non vanifichi gli sforzi fatti a scuola e anche fuori scuola, per quanto possibile.
Due ore per fare 20 km
“Hanno tolto il pullman che da Leffe centro portava a Clusone quindi già questa mattina i miei figli hanno preso il pullman a Peia a 6.55 e sono arrivati a Clusone quasi alle 9 – scrive Monica relativamente alle corse di lunedì -. Vergognoso, invece di aumentare le corse come avevano detto le hanno tolte”. Dunque per fare circa 20 km, con i cambi e le coincidenze i ragazzi ci mettono due ore.
Corsa saltata, a scuola in auto
Sempre relativamente al primo giorno Natalia scrive: “Mio figlio doveva prendere il pullman a Clusone alle 8.20 per Lovere, orario presente sullo schema orari. Invece non c’era. Avrebbe dovuto prendere quello delle 9.00 ma è troppo tardi. Così ha chiamato il padre che ha dovuto portarlo in macchina”.
Al Romero di Albino a piedi
Bruna testimonia che la situazione per il Romero di Albino, raggiunto da corse apposite, anche dopo decenni, non è cambiata: “Clusone ,controllore fa scendere dal pullman due ragazze (una mia figlia) che doveva andare su al Romero perché il pullman era troppo pieno. 7 persone in piedi. Devono così prendere quello di linea ancora peggio perché strapieno e scendere in stazione ad Albino e farsi a piedi tutto il tragitto oltre il ritardo per ingresso. Dove la tutela dei ragazzi minorenni. Mettere un pulman in più no vero. Sempre alle solite”.
A molto genitori, vista la situazione, è toccata dunque una scelta di prudenza: portare i figli in auto organizzandosi anche tra famiglie. Ciò a sfavore del trasporto pubblico che dovrebbe garantire un servizio utile e sicuro per la collettività. “Quest’anno ho deciso di accompagnare mia figlia al Romero in auto – spiega Alessandra – perché dopo la presa in giro del voucher proposto SAB e conoscendo bene come lavora ho optato per questa soluzione. Abbiamo lottato anche come comitato genitori per anni con SAB senza ottenere nulla”.
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook
TIZIANO BRIGNOLI
16 Settembre 2020 at 13:18
Ricordo che la Sab, ha la coscienza Sporca…….meditate gente meditate…..e ora di finire di subire…….anarchia…..e rivoluzione….