Cronaca
Noi, i moderni “Scemi di guerra”. Gli invisibili sopravvissuti al Covid
Noi, i moderni “Scemi di guerra”. Gli invisibili sopravvissuti al Covid che chiedono conto alla politica vigliacca.
Arriva in un weekend non causale – quello delle elezioni politiche – una delle riflessioni più crude e profonde del post emergenza sanitaria a Bergamo: a gettare luce sulla situazione dei “reduci” di questa guerra e sulla situazione politica, è Luca Fusco, presidente del Comitato dei parenti delle vittime “Noi denunceremo”. Con una lettera aperta pubblicata sui social Fusco fa riferimento alla situazione che i parenti e le persone colpite in diverso modo dal lockdown e dalla pandemia stanno vivendo, soprattutto in provincia di Bergamo.
Noi, i moderni “Scemi di guerra”
“Acronimo inglese. In italiano sindrome post traumatica da stress – esordisce così Fusco -. La vivono i soldati di ritorno dal fronte, dove hanno visto atrocità, morte, cadaveri, hanno sentito puzza di decomposizione, sono stati impotenti sotto le granate del nemico, hanno urlato “mamma” con ferite inguardabili. Ecco chi soffre di sindrome post traumatica da stress. I soldati di ritorno dalle trincee della prima guerra mondiale che avevano forme psicotiche venivano chiamati in termine medico “scemi di guerra”. Persone avulse dalla realtà, uomini che non riuscivano ad uscire dalla trincea della loro mente dove avevano dovuto condividere per giorni lo spazio con il cadavere del migliore amico, del compaesano, del commilitone. Non riuscivano più a dormine questi uomini, al primo tuono di un temporale correvano impazziti dalla paura a nascondersi, il rimbombo dell’artiglieria nemica era ormai nella loro testa, nel loro sangue, nella loro anima. Sindrome post traumatica da stress. Il covid ce l’ha riportata.
Ci ha riportato qualcosa che per noi era solo nei film. Il reduce della grande guerra, il soldato di ritorno dal Vietnam, il marine psicopatico di ritorno dalla guerra del Golfo come American Sniper. Adesso soffrono di questa sindrome il giornalaio, l’impiegato di banca, il salumiere, le persone comuni insomma, quelli che questa malattia probabilmente neppure sapevano cosa fosse. Ammetto anch’io la mia ignoranza, mi sono documentato, ho letto, ho approfondito e ho trovato tanti sintomi classici in me. L’irritabilità ingiustificata, lo svegliarsi la notte sempre alle due, la difficoltà di addormentarsi, il disinteresse per tante cose, il voler lavorare di più e più forte per annullarsi, per non pensare e dimenticare un po’ l’accaduto. Una mia conoscente ha un bimbo di tre anni che non vuole più uscire di casa perché teme che il virus lo prenda e contemporaneamente ha paura che uscendo i poliziotti possano arrestarlo. Come farà a superare questa cosa un bimbo di tre anni? Come faranno i genitori a restituirlo alla leggerezza che un bimbo di quell’età deve, e dico deve, avere?”.
Le responsabilità di quello che ci hanno fatto
Oltre alla riflessione psicologica Fusco torna a porre l’attenzione sulle responsabilità nella gestione della pandemia, indagate anche dalla Procura di Bergamo.
“Tanti, troppi si trascineranno, anzi ci trascineremo le conseguenze di questa vigliaccata che ci hanno fatto. Perché vigliacco è stato il non affrontare subito il mostro, vigliacco è stato il non informare compiutamente su quello che avevamo davanti, vigliacco è stato ad un certo punto chiudere tutto per tutelare meglio tutti. No signori, noi non siamo stati meglio tutelati, noi non abbiamo subito un semplice “chiudere tutto”, noi siamo stati confinati in uno schifoso campo di prigionia, con un morbo che circolava incontrollato e con ospedali e medici non in grado di aiutarci. Noi siamo stati condannati a reagire come potevamo, anzi a cercare di non morire come potevamo. Il chiudere tutto forse ha salvato gli altri, non certo noi. Il nostro campo di prigionia è diventato un lazzaretto, un enorme lazzaretto e i nostri medici hanno iniziato ad applicare la medicina di guerra: fate una croce solo su chi si può salvare, per gli altri pregate. Ne abbiamo dette di preghiere, le abbiamo urlate, abbiamo chiesto aiuto ma le risposte erano solo bollettini a fine giornata con la conta dei morti e dei feriti. Come si fa in guerra quando alla fine di una battaglia gli ufficiali fanno il conteggio della forza da presentare agli alti comandi. Ecco, uguale”.
Il riferimento alle cure ai vip
Fusco fa anche riferimento alla situazione attuale, come il ricovero di Berlusconi curato da Zangrillo. “Oggi esimi professori di meravigliosi ospedali lombardi che salvano anche gli ultraottantenni dichiarano che salvarli ora è stato possibile poiché sono stati ricoverati al primo stadio della malattia. Dichiarano che non sono cambiati i protocolli terapeuti da marzo ad oggi, Solo la variabile tempo è cambiata. Allora si potevano salvare i nostri padri, le nostre madri, i nostri nonni, allora una più attenta ed oculata gestione dell’emergenza nelle prime fasi avrebbe salvato persone, allora non è vero che si doveva per forza morire a casa di una morte orribile: soffocati.
Ecco qui sta il punto.
Si poteva fare. Si poteva fare molto meglio. E questo non fa altro che aumentare la rabbia, la mia rabbia, quando ancora due giorni fa un politico colpevole scrive una lettera aperta a noi e parla di tzunami, di bomba atomica, di evento incontrollabile. Bugiardi. Solo bugiardi. Anzi bugiardi e vigliacchi. Ma come fate a guardarvi allo specchio e non vedere dietro di voi le migliaia di persone che avete lasciato morire, che avete sacrificato in nome della politica, di una poltrona, di un voto, del profitto. Ma come fate? Ancora oggi avete l’arroganza di dire che è andato tutto bene”.
Politici bugiardi e vigliacchi
“Ma su che pianeta vivete – chiede Fusco al mondo della politica -? Sulla luna probabilmente, perché se non vi accorgete che qui da noi la gente ha sì ripreso la vita normale, le aziende sì hanno ricominciato a marciare, le scuole sì hanno riaperto, ma con un’aria pesante, un’aria che sa di ricerca di dimenticare, di accantonare e mettere in un cassetto per smettere di soffrire, per smettere di ricordare tutte le volte che gli occhi si chiudono. Andate nelle farmacie, vigliacchi, e chiedete di quanto è aumentato il consumo di ansiolitici, il consumo di tranquillanti, il consumo del “per favore dottore, mia dia qualcosa per l’ansia perché ho come un groppo alla gola”.
Dovreste sentirlo voi il groppo alla gola, dovreste sentirlo voi che avete abbandonato tutti, che avete lasciato soli i sindaci come unica traccia dello stato, e meno male che c’erano i sindaci, e meno male che si sono sostituiti ad uno stato non solo assente ma pauroso e nascosto. Vigliacchi anche in questo. Non avete messo la faccia, vi siete nascosti. Nascosti dietro i decreti, dietro leggi e leggine, dietro comitati e comunicati, tranne uscire qualche volta con il favore delle tenebre, ben blindati e lontani dalla gente per raccontare il nulla. Per dare rassicurazioni di cartone. Vigliacchi. Tutti. E adesso noi ne stiamo subendo le conseguenze, abbiamo qualcosa che ci pesa sul cuore e non riusciamo a toglierlo; e voi? Voi parlate di referendum, voi parlate di elezioni, voi parlate di programmi. Non siete solo vigliacchi. Siete matti. Il potere vi ha dato alla testa”.
La distanza tra politica e gente adesso è un baratro
“Se prima di questa pandemia esisteva distanza tra politica e gente, adesso questa distanza è un baratro, è un oceano, sono due galassie diverse. Voi li e la gente qui. Voi parlate del nulla, voi non fate nulla. Voi non avete ancora capito cosa è accaduto. Voi dovete ammettere di avere miseramente fallito, voi dovete prendere atto che avete concorso a far morire delle persone, non a mettere numeri in una tabella, a far morire delle persone. Adesso dite che tutto funziona, un po’ di attenzione e tutto a posto. Il vostro cinismo spaventa. Siete pietre non uomini. Il potere ha cancellato l’uomo, siete sono piccole parti di un potere che non volete mollare. Ma il potere logora – conclude Fusco – mentre l’uomo è capace di rigenerarsi. Quindi noi abbiamo sofferto, abbiamo pianto, abbiamo urlato ma siamo uomini e rinasceremo, il nostro cuore che adesso è chiuso si riaprirà, voi rimarrete sempre e solo vigliacchi e il potere che tanto accarezzate vi fagociterà. Auguri”.
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Olmo
19 Settembre 2020 at 17:19
D’accordo con tutto quello scritto qui, però permettetemi basta paragoni con le due guerre mondiali vissute dai nostri vecchi.
Noi non possiamo nemmeno lontanamente, capire cosa sono state. Basti pensare solo ai SEI MILIONI di Ebrei sterminati dai nazifascisti…
gian
19 Settembre 2020 at 19:14
Effettivamente nessuna misura anche solo simbolica per chi è stato colpito direttamente o indirettamente dal coronavirus. Piu importante dare il reddito di cittadinanza a chi gira con suv e vive in villoni, come abbiamo visto questi giorni.
Rita
20 Settembre 2020 at 23:50
E 37 milioni furono i morti a causa della prima guerra mondiale, fra civili e militari.
...
21 Settembre 2020 at 13:44
Le vittime civili e militari, della seconda guerra mondiale invece sono state stimate fra i 60/68 milioni.