Cronaca
Tourists 4 future, il social tour è in bergamasca fra l’Alta via delle Grazie e il Mais Spinato
Tourists 4 future, il social tour è un bergamasca fra l’Alta via delle Grazie e il Mais Spinato. Un team di esploratori, guide ambientali, naturalisti, antropologi, navigatori e fotografi, partito ad inizio luglio dalla Sicilia con la volontà di unire l’Italia
Un team di esploratori, guide ambientali, naturalisti, antropologi, navigatori e fotografi, partito ad inizio luglio dalla Sicilia con la volontà di unire l’Italia. Si conclude in Bergamasca (tappa finale il 2 ottobre in città) la traversata d’Italia di “Tourists 4 Future”, il progetto nato per rilanciare il turismo ambientale, sostenibile e responsabile. Quattro “esploratori” (tre uomini e una donna) hanno viaggiato a piedi, in treno, in bici e in barca lungo tutta la Penisola. Nei tre mesi di viaggio il team ha attraversato parchi naturali, borghi, paesini, agriturismi, scoprendo tradizioni, luoghi e persone. L’obiettivo è dare voce ai piccoli operatori del turismo italiano, dalle strutture turistiche alle guide e alle associazioni locali, che hanno vissuto un lungo periodo di crisi. “Gli operatori del turismo ambientale e sostenibile – spiegano – saranno i primi beneficiari del progetto. Tutto il viaggio è raccontato giorno per giorno sui social media ufficiali, con l’obiettivo di coinvolgere gli italiani a scoprire nuove mete di viaggio nel nostro Paese”.
Tourists 4 Future (www.tourists4future.it) è a tutti gli effetti un progetto mediatico che vuole raccontare l’Italia post Covid-19, attraverso lo storytelling informale sui social media. I viaggiatori sono Mauro Cappelletti e Cristiano Pignataro (guide ambientali escursionistiche), Stefania Gentili (fotografa, naturalista e guida ambientale), Francesco Quero (musicista e navigatore). Il progetto non ha scopo di lucro e tutte le spese di spostamento sono sostenute dai viaggiatori, che hanno lanciato una campagna di supporto a mezzo crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe.
Da martedì 29 settembre saranno in Bergamasca, con tappa di apertura a Gandino, dove saranno gli ospiti d’onore della cena inaugurale a Palazzo Giovanelli de “I Giorni del Melgotto”, organizzati in coincidenza con la stagione del raccolto dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino. Oltre a gustare le specialità proposte dallo chef Diego Fiori (prenotazione obbligatoria al 339.3891679), il team illustrerà il progetto e, soprattutto, le tappe dei giorni successivi, che toccheranno i punti di maggior interesse (in Val Gandino, Val Cavallina e Val Seriana) del Cammino dell’Alta Via delle Grazie.
E’ nato da un’idea di Gabriella Castelli e Giovanni Battista Merelli, che, ispirati da Santiago de Compostela, hanno deciso che anche nei dintorni di casa si potesse intraprendere la “busqueda”, la ricerca interiore. Hanno creato un percorso nelle cui tappe (tredici a piedi riducibili a sette, oppure otto in mountain bike) ci sono ben diciotto Santuari Mariani della Bergamasca. Un tracciato completamente geolocalizzato (sito www.altaviadellegrazie.com) e segnalato con il simbolo del Quadrifoglio stellato giallo e blu. Il “traguardo” di Tourist 4 Future (così come per il Cammino dell’Alta Via delle Grazie) sarà la Città di Bergamo il prossimo venerdì 2 ottobre, per un doveroso omaggio alla terra che ha pagato alla pandemia un tributo troppo alto.
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Bardèla
26 Settembre 2020 at 18:01
Grande invenzione il crowdfunding, io viaggio e tu paghi. Ottimo ottimo!