Cronaca
Spacciava droga in bici lungo la ciclabile, fermato 35enne irregolare
Spacciava droga in bici lungo la ciclabile, fermato 35enne irregolare residente a Pradalunga.
Fermato questa mattina a Pradalunga un 35enne irregolare noto perché spacciava droga spostandosi in bici lungo la ciclabile. Nelle settimane precedenti infatti la Polizia Locale dell’Unione Insieme sul Serio aveva avviato un’attenta attività d’indagine sulla pista ciclabile che percorre la Valle Seriana, in quanto era stato segnalato un soggetto che a bordo di una bicicletta era dedito allo spaccio. Durante i primi tentativi di controllo il soggetto si era sempre dato alla fuga guadagnandosi il nomignolo di “maglia rosa” per le sua velocità nel fuggire in bicicletta.
L’attenta attività d’indagine ha permesso agli investigatori di ricollegare a Pradalunga il domicilio del soggetto M. A. classe 85 marocchino, irregolare sul territorio Italia, già ampiamento noto alle forze dell’ordine per reati di droga. Il Curriculum del soggetto vanta numerose detenzioni nelle carceri italiane e anche un evasione nel 2017.
Droga in casa, perquisizione a Pradalunga
Questa mattina alle ore 0 gli agenti dell’Unione hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione del soggetto non senza difficoltà, infatti alla vista degli agenti il M.A. si è barricato all’interno della casa, vani i tentativi di far aprire la porta, rendendo necessario l’abbattimento della porta blindata per accedere all’appartamento.
Mentre gli uomini della polizia locale abbattevano la porta blindata il soggetto cercava di disfarsi della sostanza stupefacente posseduta gettandola nello scarico del wc e del lavandino. Una volta entrati, l’unità Cinofila di supporto, chiamata per l’occorrenza, individuava tracce di sostanze all’interno del WC. Smontato lo stesso e il lavandino del bagno si riusciva a recuperare 60 grammi di cocaina, il resto andava perduto nelle fognature.
All’interno dell’abitazione veniva trovata anche una donna irregolare sul territorio nazionale; numerosi cellulari e attrezzature edili frutto di furti e ricettazione. Per M.A. si sono aperte subito le porte del carcere di Bergamo come disposto dal magistrato di turno, dove soggiornerà fino alla data della fissazione del processo, l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio, non nuova per il M.A. La donna invece portata in questura per essere sottoposta a rilievi fotosegnaletici è stata trattenuta dell’ufficio immigrazione, per lei è scattato il rimpatrio immediato.
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