Cronaca
Il Ministro Speranza: “Possibilità di alleggerire zone rosse già prevista”
Il Ministro Speranza: “Possibilità di alleggerire zone rosse è già prevista, vanno analizzati i dati”
Nei giorni scorsi è stato uno dei temi al centro del dibattito politico: è possibile passare a misure più leggere in alcune aree delle zone rosse come la Lombardia? Secondo il presidente della Regione Attilio Fontana le misure non possono essere allentante per almeno due settimane ma a smentirlo è il Ministro della Salute Roberta Speranza che in diretta su Rete4 ha detto: “è un’ipotesi che è prevista già dalle norme vigenti. Chiaramente va analizzato il quadro epidemiologico, cioè va fatto sulla base di dati concreti”.
La frase è stata pronunciata sabato sera a ‘Stasera Italia Weekend’, su Rete4, sulla richiesta di Bergamo e Brescia di adottare misure meno rigide rispetto al resto della Lombardia. “E’ una ipotesi che può essere valutata. Non è una scelta politica, sono i dati che ci indicano come stanno i territori”. Guarda l’intervista al Ministro qui.
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gianmario
8 Novembre 2020 at 21:00
Certo, la possibilità c’è, è scritto nel decreto, ma servirebbe che il nostro caro presidente di regione lo leggesse, lo capisse e fosse in grado di raccogliere i dati, elaborarli e inviarli al ministero, e che avesse il coraggio di fare la richiesta.
L’altro giorno ho ascoltato una sua intervista alla radio, si può riascoltare qui, https://www.raiplayradio.it/audio/2020/11/Attilio-Fontana-presidente-Regione-Lombardia-Lega-2b1d4478-4d90-48f9-b52d-6ba50e33ca8d.html .
Ascoltate l’audio, in particolare nel punto in cui dice che la regione non conosce i dati, nel senso che li raccoglie e li invia al CTS che poi li elabora: ma veramente la regione Lombardia che deve gestire la sanità lo fa senza rielaborare i dati raccolti? Dalle parole di Fontana sembrerebbe di si, e si capisce perché la Lombardia si trova in questa situazione.
ido
9 Novembre 2020 at 11:54
Poi sempre trasferirti in Campania, là si che sono bravi a raccogliere i dati e ad oraganizzare la sanità.
gianmario
9 Novembre 2020 at 21:55
Vivendo in Lombardia meglio cercare di cambiar le cose qua, poi si penserà alle altre regioni.