Cronaca
Coronavirus: le Valli sono le meno colpite
Coronavirus, l’aggiornamento settimanale del sindaco di Albino Terzi: “Le Valli sono le meno colpite. Più del 40% dei ricoverati Covid però arriva da altre province”.
Venerdì 6 novembre si è tenuta la terza videoconferenza fra i sindaci bergamaschi, ATS Bergamo e il Consiglio di Rappresentanza, per l’ormai consueto aggiornamento sull’andamento epidemiologico di questa seconda ondata di Covid19 in Lombardia e nella provincia di Bergamo. Anche per la prima settimana di novembre, come per l’ultima di ottobre, i dati confermano per la provincia di Bergamo una certa stabilità nell’aumento dei contagi in un quadro generale definito appunto di aumento contenuto.
In sostanza la situazione pare decisamente sotto controllo, con una media giornaliera di 230/240 nuovi casi e una percentuale dell’11% di positivi sui tamponi effettuati.
Numeri che, se confrontanti con quelli delle province occidentali della Regione, ma anche con Brescia e Mantova, confermano una situazione qui in bergamasca di relativa tranquillità. Da ormai due settimane si è stabilizzata la media giornaliera dei nuovi contagi nella nostra provincia.
“Permane una situazione più critica nei comuni bergamaschi più prossimi al confine con Milano, Monza e la Brianza – Spiega il sindaco di Albino Fabio terzi -. Per quanto riguarda la Val Seriana, assieme alla Val Brembana, la Val Cavallina e la Val di Scalve, rappresentiamo le aree con i minor numero di nuovi casi sia in termini assoluti che in termini relativi. Per dare qualche numero la Val Seriana nella prima settimana di novembre ha fatto registrare 73 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, la Val Brembana 44, la Val Cavallina 84, mentre il distretto di Treviglio 342 nuovi casi ogni 100 mila abitanti e l’Isola Bergamasca 153”.
“Per quanto riguarda Albino – prosegue il sindaco -, attualmente si contano 24 casi positivi in quarantena obbligata, con un incremento nella settimana scorsa di 8 nuovi casi, in percentuale un aumento medio ogni 100 mila abitanti di 45 nuovi casi: una media inferiore anche a quella della Val Seriana”.
La situazione negli ospedali
La situazione dei pronto soccorso, dei reparti e delle terapie intensive degli ospedali di Bergamo è sotto controllo per ora. Più del 40% dei ricoverati Covid però arriva da altre province e si prevede un forte aumento nei prossimi giorni sempre proveniente da fuori.
“E’ giusto che noi bergamaschi – prosegue Terzi -, animati dal nostro senso di solidarietà e dal nostro spirito di riconoscenza, ricambiamo ora tutto l’aiuto e tutto il bene che ci hanno offerto gli altri quando a marzo e ad aprile eravamo noi a soffrire tanto. Per questo è nostro dovere tenere comunque sempre alta la guardia, essere molto prudenti ed adottare tutte le misure di sicurezza atte a limitare al minimo qualsiasi forma di contagio: indossare sempre correttamente la mascherina, sanificarsi frequentemente le mani e mantenere il distanziamento”.
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9 Novembre 2020 at 17:32
MANTENERE IL DISTANZIAMENTO! È la cosa più importante non l’ultima da fare, come qui riportato dal sindèc. Poi viene la mascherina e l’igiene personale.
Se io incontro un possibile infetto da Covid, ma gli sto ben lontano, mai lo porterò via con me, il Covid.
Luca
10 Novembre 2020 at 16:18
Scusa ma come lo riconosci un possibile infetto Covid? No perchè se ce lo spieghi abbiamo risolto i lproblema.
Giovanni
10 Novembre 2020 at 17:09
l responsabile degli appalti della sanità pugliese (un miliardo l’anno) va alla Camera per presentare un ciondolo israeliano anti-covid da 50 euro.
probabilmente ha acquistato questo ciondolo.
gil
10 Novembre 2020 at 12:54
Teniamo duro, la Valle Seriana sta andando meglio…