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Problema cinghiali: oltre ai rimborsi servono soluzioni

Ingenti sono i danni creati dai cinghiali anche in Val Seriana, in particolar modo a Songavazzo: il pascolo per gli animali da alpeggio diminuisce di anno in anno. Il prato verde è sempre meno. Gli alpeggiatori della zona chiedono a Regione Lombardia una soluzione a questo problema.

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Il pascolo e il terreno per gli animali da alpeggio è sempre meno: la causa di questo disagio sono i cinghiali, ormai sempre più presenti anche nei prati della Valle Seriana. “Ogni volta che raggiungo l’alpeggio in primavera è sempre un disastro – racconta Alex Benzoni, alpeggiatore a Songavazzo -: inizialmente il prato sembra integro, ma appena gli animali iniziano a mangiare l’erba si vedono tutti i danni causati dai cinghiali. Negli ultimi anni il problema si è accentuato e, di conseguenza, il pascolo a disposizione degli animali diminuisce sempre più perché resta meno erba a disposizione”.

Benzoni ogni anno porta in alpeggio le sue 30 mucche e affitta altri esemplari per l’alpeggio situato sul Monte Pora, in Val Mezzana, sempre sul comune di Songavazzo: “Sono 16 anni – prosegue Benzoni – che porto gli animali in alpeggio in questa zona. I primi anni il problema cinghiali non era così accentuato, da diversi anni, invece, il disagio è aumentato notevolmente: prima portavo in alpeggio 90 esemplari, ora sono costretto a diminuire il numero, una sessantina, visto che il pascolo diminuisce sempre più. I cinghiali sono visibilissimi anche a occhio nudo”.

I danni creati da questi animali sono ingenti: “Ogni anno facciamo reclamo e domanda a Regione Lombardia per i danni subiti. Anche quest’anno è giunto il tecnico della Regione per visualizzare i danni e in seguito ho ottenuto un sussidio in base ai danni. Noi alpeggiatori, però, chiediamo chiaramente di risolvere alla base il problema dei cinghiali perché il pascolo viene rovinato sempre più, di anno in anno”.

Gioia Masseroli 

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2 Commenti

1 Commento

  1. Alberto

    23 Novembre 2020 at 17:16

    Lo stop alla caccia attualmente in corso non farà altro che aggravare la situazione. Anche qui in media valle è ormai frequentissimo imbattersi in gruppi di cinghiali passeggiando per i boschi, e la cosa non è affatto esente da pericoli per le persone.

  2. Giovanni

    24 Novembre 2020 at 0:41

    Cosa aspettano le autorità a fare qualche intervento risolutivo ? Forse che oltre ai pascoli si mangino qualche escursionista ? Dopo come sempre sarà tardi per il malcapitato…

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