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Cronaca

“Come stanno le donne al lavoro?” Il 25 novembre della Cisl di Bergamo

“Come stanno le donne al lavoro?”. La Cisl Bergamo celebra la data del 25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

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“Come stanno le donne al lavoro nella pandemia? Urgenze del mondo attuale, comportamenti, discriminazioni”. Così CISL Bergamo celebra la data del 25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, affrontando i contesti del lavoro, cioè gli ambiti che le sono propri. Candida Sonzogni, segretaria provinciale del sindacato di via Carnovali, e Katia Dezio, responsabile di Politiche di Genere alla CISL, hanno organizzato un momento di incontro (on line) e di riflessione, ponendo l’attenzione sull’urgenza di una serie di questioni dalle quali i contesti di lavoro non sono estranei o avulsi.

“Discriminazioni, violenze verbali e psicologiche e anche oltre, una certa cultura che non riconosce fino in fondo le pari opportunità e il diritto all’uguaglianza rimangono e continuano a essere motivo di attenzione, approfondimento e di azione a tutela delle donne – dice Candida Sonzogni . E questo 25 Novembre dell’era Covid19 fotografa ulteriormente la grande fatica delle donne: più violenza domestica causata dalla convivenza forzata dal lockdown, maggiori posti di lavoro persi in quanto maggiormente occupate nei settori economici più colpiti dalla crisi, più sovraccarico di attività tra il lavoro da mantenere, smart working, didattica a distanza e cura dei più fragili o anziani, più povertà visto che i nuclei familiari monoparentali con figli minori che chiedono sostegni economici o alimentari sono prevalentemente femminili”.

Così, domani, mercoledì 25 novembre,, dalle ore 9.30, partirà l’incontro “Come stanno le donne al lavoro nella pandemia”, cui si potrà partecipare liberamente attraverso i social CISL Bergamo, il canale you tube e facebook. Sono previsti interventi di Stefano Tomelleri, ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Bergamo, e di Miriam Campana, avvocata, già consulente legale della Consigliera di parità della provincia di Bergamo.

“In una fase storica in cui giocoforza la vita ci vede limitati nelle nostre possibilità di stare insieme – conclude Sonzogni -, la condivisione, sebbene digitale, di questa mattinata è un contributo per dire che per la CISL di Bergamo la difesa dei diritti umani, la lotta contro le disuguaglianze e per l’emancipazione delle persone continuano ad essere un imperativo come settant’anni fa, momento della nostra fondazione e ci vedono impegnati quotidianamente”.

“Una pandemia che pare mettercela tutta per colpire le donne e il loro lavoro – sostiene Katia Dezio. Donne essenziali per garantire i servizi primari in fase di chiusura totale e donne obbligate a casa dall’home working. Donne che tra lavoro di cura e lavoro di professione hanno dovuto far quadrare i tempi del pranzo e della cena,  che hanno perso la loro indipendenza economica attiva; che, a un certo punto, non si sono più ritrovate nella loro quotidianità. Non da ultimo, Donne che non combattono per le Donne, ma che le ostacolano.  Questo è lo spaccato post pandemico di un mondo femminile che si dovrà ritrovare”. 

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1 Commento

1 Commento

  1. IVONNE+VANOGLIO

    24 Novembre 2020 at 17:55

    molti problemi , per cui sostenerle, diventa basilare in questo momento

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