Cronaca
“Se diffuso il report censurato dall’Oms avrebbe salvato milioni di vite”
“Se diffuso in tempo il report censurato avrebbe salvato milioni di vite”, la dichiarazione shock di Francesco Zambon il ricercatore dell’Oms che rischia il posto per aver fatto il suo lavoro.
“Se fosse stato diffuso per tempo si sarebbero potute salvare milioni di vite nei Paesi in cui l’infezione a maggio non era ancora arrivata”. E’ questa la dichiarazione shock di Francesco Zambon, team leader del rapporto sull’Italia pubblicato sul sito dell’OMS e censurato in meno di 24 ore lo scorso 13 maggio, apparsa oggi sul Corriere della Sera, edizione del Veneto. Ieri in questo articolo vi abbiamo parlato approfonditamente del dossier in questione, citandone anche alcuni passaggi.
Oggi dunque in una dettagliata intervista, che potete leggere qui, Zambon racconta perché il dossier da lui curato ha disturbato così tanto l’Organizzazione mondiale della sanità e in particolare il numero due Ranieri Guerra che negli anni dell’aggiornamento del piano pandemico italiano (2016) era direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, il dipartimento che avrebbe dovuto aggiornare il Piano pandemico nazionale. Il ricercatore inoltre riconosce il merito al Comitato Noi Denunceremo di aver contribuito all’inchiesta del secolo e si dice pronto ad essere convocato di nuovo dalla Procura di Bergamo.
Il Comitato Noi Denunceremo ha contribuito all’inchiesta del secolo
“L’associazione Noi Denunceremo, creata dai familiari delle vittime del Covid-19, ha depositato il nostro rapporto alla Procura di Bergamo, che ha avviato quella che potrà essere l’indagine del secolo e sulla quale intende andare a fondo. Per scoprire se dietro le migliaia di vittime di Covid-19 ci siano dei responsabili. Io sono il coordinatore del dossier, ma ho avuto solo oneri, non certo onori ed è un peccato, perché se fosse stato diffuso per tempo si sarebbero potute salvare milioni di vite nei Paesi in cui l’infezione a maggio non era ancora arrivata”.
La risposta del comitato Noi Denunceremo non si fa attendere: “Quel rapporto ha scoperchiato il vaso di Pandora della sciatteria burocratica e politica in cui l’Italia e’ precipitata. Le parole del ricercatore Zambon ci riempiono di orgoglio e ricompensano la certosina serieta’ del nostro lavoro”.
Zambon pronto ad andare in Procura a Bergamo
“In questi giorni sto anche aspettando la data della terza convocazione da parte della Procura di Bergamo – ha dichiarato Zambon al Corriere della Sera -. Alle prime due non ho potuto rispondere perché l’Oms ha invocato l’immunità diplomatica per i propri funzionari e mi ha detto di non presentarmi”. Indiscrezioni sempre più insistenti inoltre darebbero Zambon a fine carriera con l’Oms come da lui stesso confermato. “Ho ricevuto pressioni e minacce di licenziamento affinché modificassi il rapporto e scrivessi che il Piano pandemico risale al 2016 e non al 2006, come invece è”.
Gessica Costanzo
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Lara
4 Dicembre 2020 at 14:30
per fortuna che esistono ancora persone con responsabilità e desiderio di VERITA’…….. bravo…….. bravo………. !!!!!!!!