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Cronaca

Lotteria degli scontrini, chiesta proroga da Confcommercio

Zambonelli Ascom: “Inopportuna e dannosa la lotteria degli scontrini, oltre a richiedere investimenti e oneri per le imprese”

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Il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, ieri ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, chiedendo al Governo una proroga dell’avvio della lotteria degli scontrini.

Ci sono infatti grossi problemi che devono essere affrontati, in quanto affinché la nuova lotteria possa partire sono necessari interventi di adeguamento tecnico dei registratori telematici già installati che, ad oggi, il mercato non è stato in grado di eseguire su un’ampia platea di soggetti. A ciò si aggiunge un problema economico: il costo di aggiornamento va dai 60 euro ai 150 euro a seconda della cassa in dotazione, fino ad arrivare alla sostituzione con un nuovo registratore di cassa in caso non si riesca ad adeguare. 

«E’ eticamente sbagliato incentivare i pagamenti elettronici attraverso il gioco, che è una piaga per l’Italia – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Ci sono alcuni problemi da affrontare. Innanzitutto, si parte con un’iniziativa senza aver risolto il nodo dei costi delle commissioni. Poi, come già avvenuto per altri provvedimenti, si punta alla digitalizzazione per legge, trascurando il fatto che siamo la nazione con il più alto ritardo tecnologico. Infine, c’è una totale disinformazione tanto nei consumatori quanto nei commercianti. Mentre sul cashback non abbiamo nulla da eccepire trattandosi di un sistema che non prevede investimenti e oneri per le pmi, la lotteria degli scontrini ci appare oggi inopportuna e dannosa. La questione del buono vacanze dovrebbe aver dimostrato che la gente rinuncia del tutto al bonus quando non riesce tecnicamente ad accedervi».

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1 Commento

1 Commento

  1. PAOLO FOTI

    3 Dicembre 2020 at 17:34

    Una scelta seria sarebbe stata consentire la detrazione fiscale degli scontrini, così come si faceva per i farmaci, si vede che le cose semplici non piacciono, i nostri esperti fiscali indubbiamente amano il rischio del gioco.

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