Cronaca
Zona rossa, niente messa di capodanno al Pizzo Formico
Zona rossa, niente messa di capodanno al Pizzo Formico. L’appuntamento si ripeteva dal 1970 ai piedi della grande croce in ferro, posta ai 1636 metri del Pizzo nel 1933.
Uno stop obbligato dalle disposizioni governative per la pandemia, a 51 anni dall’edizione inaugurale. Niente da fare per la tradizionale messa di Capodanno sulla vetta del Pizzo Formico, al confine in quota fra Gandino e Clusone. L’appuntamento si ripeteva dal 1970 ai piedi della grande croce in ferro, posta ai 1636 metri del Pizzo nel 1933, in coincidenza con l’Anno Santo straordinario indetto per ricordare i 19 secoli dalla morte di Cristo.
Per questo motivo è alta esattamente 19 metri, con un’apertura di 9 metri.
Ad inizio 2020 la messa era stata celebrata da don Tommaso Frigerio, vicerettore e responsabile della facoltà di teologia del Seminario di Bergamo, ma negli ultimi anni si erano alternati anche don Giuseppe Zambelli, vicario parrocchiale di Clusone e don Arturo Spelgatti, direttore della Casa dell’Orfano di Ponte Selva.
Per decenni a legare il proprio nome alla S.Messa di “buon anno” è stato don Martino Campagnoni, direttore del Patronato S.Vincenzo di Clusone. Fra i più assidui anche padre Eleuterio Bertasa di Peia, monfortano morto lo scorso maggio ad 83 anni. Negli ultimi anni la messa di Capodanno è diventata per escursionisti e residenti un appuntamento irrinunciabile, al punto che almeno un migliaio di presenti era annualmente assicurato.
Le restrizioni da zona rossa del Covid hanno impedito ai volontari organizzatori che fanno capo a Parrocchia e Patronato S,Vincenzo di Clusone di pianificare l’iniziativa. A livello logistico non ha comunque influito la decisione del Comune di Gandino, resa nota il 30 dicembre, di chiudere al traffico la strada che sale al Monte Farno sino al 6 gennaio.
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