Seguici su

Cultura

Zo al Sère: un omaggio in musica alle genti bergamasche

Zo al Sère è una storia musicale che racconta la vita della Bergamo degli anni cinquanta. Il video è stato realizzato dall’artista Walter Bassani e da suo figlio Andrea, con il prezioso aiuto della famiglia.

Pubblicato

il

Un omaggio alle genti bergamasche attraverso un salto nel tempo per vivere nel presente senza dimenticare il nostro vissuto e per far conoscere ai più giovani le loro stesse radici. “Zo al Sère” è una storia musicale che racconta l’acqua e il cuore bergamasco, un racconto che rievoca la vita semplice della Bergamo degli anni cinquanta, quando la ‘Pina’ andava al fiume a lavare i pani e dopo una chiacchierata con le amiche tornava velocemente a casa per preparare il pranzo agli uomini che tornavano stanchi ed affamati dal lavoro.

Il video è stato realizzato da Walter Bassani insieme a suo figlio, Andrea. Walter è un artista interessato alla vita e a costruire un qualcosa di utile per tutti quanti. Grazie alle sue origini bergamasche e alla sua filosofia, ha preso il via questo progetto musicale dal nome ‘Zo al Sère’.

“Questo video è stato realizzato anche grazie al coinvolgimento e l’aiuto dei miei famigliari – spiega Walter Bassani -. In molti si sono adoperati per raccogliere le vecchie foto di famiglia o per fare delle riprese. Lavorare su tutte quelle immagini è stato come ritornare bambino, quando mio padre mi portava a lezione di musica. Ricordo che in inverno si metteva la fisarmonica sulle spalle e caricava me sulla canna della bicicletta. Io con cappello, guanti, sciarpa e cappotto sognavo di diventare un bravo musicista e, insieme, affrontavamo il freddo per amore della musica. Quest’opera mi ha coinvolto molto, soprattutto dal punto di vista emotivo”. Un inno alla vita, alle tradizioni e al cuore bergamasco: è possibile vedere il video ‘Zo al Sère’ sulla pagina YouTube del gruppo musicale “I Meccano”.

Gioia Masseroli

Il video musicale

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *