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Dati Covid senza trasparenza: bagarre al consiglio regionale lombardo

Dati Covid senza trasparenza: bagarre al consiglio regionale lombardo. Le minoranze lasciano l’aula. Fontana: “Mancanze dell’Iss”

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Bagarre oggi al consiglio regionale lombardo: dopo la relazione del presidente della Lombardia Attilio Fontana, il M5S ha sospeso la seduta con fischietti e cartelli. In particolare i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno fatto sospendere la seduta con il consigliere Usuelli che si è inginocchiato davanti a Fontana, mentre i compagni con fischietti e cartelli hanno scatenato la bagarre. Unanime la richiesta di trasparenza sui dati Covid anche dalle altre minoranze.

Nel frattempo l’Istituto Superiore della Sanità ha diffuso un comunicato stampa dove spiega la cronologia delle mancanze della Regione Lombardia sottolineando che da maggio 2020 sono state inviate 54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze.

Fontana: “Mancanze dell’Iss”

“In difficoltà per proprie mancanze, l’Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell’algoritmo per il calcolo dell’Rt”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta quanto sostenuto dall’Istituto Superiore di Sanità. 

“Uscite a orologeria – prosegue Fontana – con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal Governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l’Istituto Superiore di Sanità e che invece veste sempre più i panni di una parte politica. Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio – conclude Fontana – per dimostrare che abbiamo ragione noi”. 

Scandella (Pd): “Basta bugie, Fontana ci dia i dati”

“Sui dati sbagliati forniti dalla Regione, che sono costati almeno una settimana di zona rossa, non esiste un solo documento ufficiale che giustifichi la posizione di Fontana e della Moratti. Avevamo chiesto al presidente Fontana di venire in Aula con i dati e le risposte, ma oggi è venuto a ribadire le menzogne che aveva già detto nei giorni scorsi e si è rifiutato di fornirci ciò che chiediamo da mesi – e che come consiglieri ci spetta per legge – ovvero i dati disaggregati che ci dicano come stanno le cose in Lombardia e rendano trasparente la situazione. E invece di chiedere scusa ai commercianti, agli studenti e a tutti i cittadini, Fontana e la Moratti continuano a negare qualsiasi errore da parte della Regione, costruendo un castello di bugie che si sgretola di fronte alle e-mail e ai documenti ufficiali che emergono ogni giorno”.
 
È con queste parole che il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandellacommenta quanto accaduto oggi in aula consiliare, subito dopo l’intervento del presidente Attilio Fontana, chiamato in Consiglio dalle minoranze, dopo le imbarazzanti vicende legate alla rettifica dei dati e al conseguente passaggio della Lombardia in zona arancione. La protesta di tutte le opposizioni è culminata con l’espulsione di alcuni consiglieri e l’abbandono dell’aula da parte di tutti i gruppi di minoranza.
 
“Ora ci aspettiamo i ristori per le categorie penalizzate dalla zona rossa e i dati mancanti che chiediamo da mesi – conclude Scandella – altrimenti non ci sono le condizioni per lavorare, ma solo per denunciare un presidente che mente in continuazione per coprire i propri errori e quelli della propria struttura”.

Carretta (Azione): “Superato ogni limite di sopportazione”

“Il lungo intervento di Fontana risulta irricevibile per i modi e la completa deresponsabilizzazione che l’hanno accompagnato – commenta Niccolò Carretta di Azione -. Riteniamo superato ogni limite di sopportazione e ormai irrimediabilmente incrinato il patto di fiducia con i cittadini lombardi. Le opposizioni, oggi, hanno chiesto una spiegazione completa ed esaustiva di quel che è successo, ma abbiamo, per l’ennesima volta, assistito ad un irrispettoso rimpallo di responsabilità con il Governo. Chiediamo, a nome dei cittadini lesi da questo errore, documenti, dati e soprattutto la verità”.

“Da Fontana ormai, siamo abituati, non arrivano mai risposte sul punto e quello che stupisce è che è sempre pronto a buttarla in caciara politica – conclude Carretta -. I lombardi si aspettano delle scuse in quello che come minimo è un concorso di colpe. È molto triste dover assistere a questo teatro indecoroso sulla pelle dei cittadini. Servono risposte chiare e veloci, oppure le dimissioni”.

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7 Commenti

1 Commento

  1. ste

    27 Gennaio 2021 at 14:10

    Io la penso diversamente e spero che rispettiate il mio pensiero senza attaccare per partito preso. Spero sempre che il dialogo debba essere costruttivo e non distruttivo. Ho seguito la conferenza stampa di Sabato scorso di Regione Lombardia e non me la sento di responsabilizzare assolutamente la Lombardia per quanto successo (1 settimana in zona Rossa). E comunque è stato coinvolto il Tribunale Amministrativo che potrà chiarire quanto successo consultando la documentazione che, salvo qualcuno di noi abbia conoscenze altolocate, nessuno di noi ha potuto vedere. Stiamo dando opinioni in base a quanto ci viene detto da giornalisti faziosi o politici banderuola (che cambiano idea con l’unico obbiettivo di preservare la poltrona).
    Durante la conferenza stampa è stato chiarito che il colore della regione è cambiato grazie alla compilazione di una colonna definita come “FACOLTATIVA” del file excel che viene inviato all’Iss. Di solito i campi facoltativi hanno valenza esclusivamente statistica e non incidono sul risultato. In questo caso l’Iss ha chiesto, dopo una richiesta di verifica da parte della Regione visto il risultato, di compilare il campo facoltativo e MAGIA siamo diventati arancioni. A maggior ragione, le Regioni (tutte) non conoscono la formula matematica (algoritmo) che determina il risultato e quindi non poteva neppure immaginare che una colonna facoltativa potesse essere importante fino a questo punto.
    Invito tutti a rivedere la puntata di Report di Domenica scorsa. Le prime avvisaglie della pandemia si sono avute nel Gennaio 2020 e chi avrebbe potuto prevenire non ha fatto niente ed ha temporeggiato. Il resto è storia (una triste storia).

    • luca

      28 Gennaio 2021 at 12:28

      Speriamo che chi ha sbagliato paghi ( di qualunque parte politica sia e di qualunque ruolo ricopra) sia per il “colore” sbagliato della Lombardia ma soprattutto per tutte le persone che sono venute a mancare. I politici, le tv e i giornali putroppo tirano acqua al loro mulino e cercano di screditari gli “avversari”, siamo noi cittadini vittime di quello che sta succedendo che dovremmo stare uniti e urlare la nostra rabbia e pretendere giustizia.

    • Tom

      28 Gennaio 2021 at 15:36

      Infatti, quanto successo a fine Febbraio all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo a fine Febbraio sappiamo tutti di chi é responsabilità!

    • IPA

      2 Febbraio 2021 at 17:12

      Spero che tu abbia visto PRESA DIRETTA su RAI3 ieri sera. Ed un poco ti sia VERGOGNATO, di quello che hai scritto qui!!!!

  2. Le

    28 Gennaio 2021 at 11:58

    “Stiamo dando opinioni in base a quanto ci viene detto da giornalisti faziosi o politici banderuola (che cambiano idea con l’unico obbiettivo di preservare la poltrona).”
    E poi non bisognerebbe attaccare per “partito preso”, le ultime parole famose…

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