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Cronaca

Colle Vareno, dov’è successa la caduta mortale e perché quel tratto è pericoloso

La caduta mortale dei coniugi milanesi è avvenuta in prossimità del Colle Vareno (e non del Salto degli Sposi), strada forestale che d’inverno diventa insidiosa.

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C’è una strada forestale, frequentata d’estate da migliaia di turisti e escursionisti: è la strada sterrata (ora innevata) lunga circa 5 km che collega il Passo della Presolana al Colle Vareno e viceversa. Sono entrambe località che con l’auto si raggiungono dall’alta Val Seriana, in provincia di Bergamo, ma la zona del Vareno è territorialmente appartenente al comune di Angolo Terme, in provincia di Brescia. Lì, in quel tratto, domenica 31 gennaio si è consumata una vera e propria tragedia: marito e moglie di Milano sono scivolati in un canalone perdendo la vita sul colpo. Ma facciamo un passo indietro perché troppo si è letto in queste ultime ore, soprattutto sui social.

La strada dal Colle Vareno al Passo della Presolana, e viceversa

Quella strada senza neve è un tracciato facile, adatto anche alle famiglie e promosso proprio come itinerario per tutti. Se si parte dal Passo della Presolana si può raggiungere prima il panoramico punto del Salto degli Sposi per poi tornare sui propri passi e attraversare il bosco che in falsopiano porta al Colle Vareno con ampie vedute sulla Valle Camonica, provincia di Brescia. Queste zona erano ben conosciute da Valeria Coletta, 35 anni e Fabrizio Marchi, 40, i coniugi che domenica in tarda mattinata hanno intrapreso la strada dal Colle Vareno insieme alla figlia di 5 anni e a una coppia di amici. La famiglia Marchi aveva una seconda casa proprio a Castione della Presolana e tanti sono i momenti che si trovano pubblicati sui loro profili social trascorsi proprio qui, in alta Val Seriana, tra sentieri, neve e sci.

Alcuni momenti della famiglia in alta Val Seriana

Neve e ghiaccio, insidie anche sui sentieri “sicuri”

Domenica mattina però – in una gita come le altre – qualcosa è andata storto: tutto è accaduto in una frazione di secondo quando Valeria ha tentato di oltrepassare una slavina scesa da uno dei tanti canali presenti in quel tratto. Il piede poggiato male sulla neve mista a ghiaccio, e la caduta nel dirupo sottostante. Il marito ha tentato di salvarla ma anche a lui è toccata la stessa sorte. Il tutto è accaduto circa un chilometro dopo la partenza da Colle Vareno e non in prossimità del Salto degli Sposi, come raccontato da alcune testate. Il punto panoramico del Salto dista infatti diversi chilometri dal punto dell’incidente, come illustra la mappa qui sotto.

Colle Vareno, attenzione d’inverno

Quello che dunque d’estate è un itinerario speciale per le famiglie, immerso nel bosco, all’ombra e sicuro, d’inverno diventa un percorso insidioso dove si verificano slavine e dove la presenza di neve e ghiaccio impongono di affrontarlo con l’apposita attrezzatura (come ramponcini e racchette) oppure di non affrontarlo proprio, vista la pericolosità. In quel tratto inoltre avevano già perso la vita nello stesso modo almeno un paio di persone, tra cui un 47enne di Brescia morto a gennaio 2009 e trovato, come la coppia, in un canalone sottostante.

Vista la pendenza del versante anche l’intervento dei soccorritori è stato complesso ed è durato circa 3 ore: le salme sono state recuperate dall’elicottero e riconsegnate alla famiglia. Ora resta il grande dolore per la perdita di una coppia felice e per il futuro della loro piccola, affidata alle cure dei nonni.

Il video del recupero delle salme

Gessica Costanzo

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10 Commenti

1 Commento

  1. Tomaso

    1 Febbraio 2021 at 17:08

    “Quella strada senza neve è un tracciato facile, adatto anche alle famiglie e promosso proprio come itinerario per tutti. ”
    Ho fatto decine di volte quel tratto di strada (sempre d’Estate) e in taluni parecchi punti, i pericoli esistono comunque anche d’Estate.

  2. mosa

    2 Febbraio 2021 at 11:03

    ANCHE IO FATTO SEMPRE IN ESTATE, molto bello

  3. Laura

    2 Febbraio 2021 at 13:40

    Sono passata nel punto in cui è accaduta la tragedia pochissimo dopo.è un punto difficile e pericolosissimo che dovrebbe essere segnalato e il percorso chiuso in inverno!Mi è andata bene ma poteva succedere a me o a qualsiasi delle molte persone che rabbia incrociato

    • laura

      3 Febbraio 2021 at 10:46

      ciao ho letto il tuo commento, anche noi lo facciamo spesso ma solo d’estate. Secondo te com’è possibile che non siano riusciti a fermarsi mentre scivolavano? in quel punto è così pericoloso?

      • Verglas

        7 Febbraio 2021 at 21:13

        Se c’è ghiaccio o neve ghiacciata in pendenza e non hai i ramponi non riesci a fermarti quando prendi il via

  4. giuseppe

    2 Febbraio 2021 at 13:42

    Trovo incredibile quello che e’ successo , già domenica scorsa
    ho trovato ghiaccio vivo nei sentieri della media val Seriana
    tanto da spingermi a comprare subito i ramponcini leggeri che
    consiglio a tutti anche nella può ridicola del escursioni invernali.

  5. Giorgia

    2 Febbraio 2021 at 17:43

    Grazie Gessica, per aver scritto un articolo finalmente oggettivo e vero, senza allusioni alla zona arancione e altre cavolate simili. Per noi che lo conoscevamo, un atto dovuto, grazie.

  6. Lulu

    4 Febbraio 2021 at 2:22

    Scusate il punto dove é avvenuto l’incidente viene percorso se si esegue il sentiero del “bosco d’incanto?”

    • Redazione Valseriana News

      4 Febbraio 2021 at 8:11

      No dalla parte opposta

  7. Fede

    13 Febbraio 2021 at 14:30

    Non avevano evidentemente valutato il rischio conoscendo il sentiero nella versione estiva. Non posso pensare che portavano la figlia a traino con lo slittino… Poteva andare ancora oltre questa immane tragedia.

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