Admo Cene: una raccolta fondi per aiutare i bambini più fragili

Aiutare i bambini ricoverati, costretti a rimanere in ospedale o a casa per molti giorni, ad avere giornate più serene e leggere: questo l’obiettivo del gruppo di volontariato Admo Cene. L’iniziativa “Insieme si va più lontano” è stata organizzata e lanciata da Admo Lombardia in collaborazione con la piattaforma online Bgeat. Una raccolta fondi alla quale il gruppo di Cene ha scelto di aderire.

Admo Cene e Bgeat: coinvolte anche attività della Val Seriana

Lo scopo è quello di aiutare i bimbi che si trovano ricoverati nel reparto di pediatria del Papa Giovanni di Bergamo: per partecipare è necessario effettuare un ordine alimentare sulla piattaforma per il pranzo o la cena e nelle note bisogna indicare ‘Per Admo Cene’. In questo modo i soldi spesi arriveranno al gruppo di volontariato che potrà così utilizzarli per regalare un sorriso ai bimbi ricoverati. L’iniziativa prenderà il via martedì 9 febbraio e terminerà domenica 21.

I negozi che hanno deciso di partecipare non si trovano solo a Bergamo, ma anche in Valle Seriana: è possibile vedere l’elenco dei negozi che hanno aderito tramite la stessa piattaforma Bgeat.

Cosa fa Admo Cene

Admo Cene è un gruppo di volontariato nato ormai tre anni fa grazie all’idea di Patrizia Cardillo. L’Associazione organizza spesso eventi a Cene con lo scopo di trasmettere alle persone l’importanza del dono stimolandole ad iscriversi nel registro per diventare possibili donatori di midollo osseo.

Anche nel periodo del lockdown il gruppo è sempre stato operativo organizzando eventi tramite i social network: letture per augurare la buonanotte ai bambini e i giovedì di Admo dove, tramite dei video, sono stati mostrati diversi hobby. Anche la panchina rossa all’interno del parco giochi del paese contro la violenza sulle donne è stata realizzata e voluta dal gruppo Admo di Cene. I volontari del gruppo sono fiduciosi riguardo alla raccolta fondi appena lanciata in modo da aiutare più bambini possibile regalando loro un sorriso.

Gioia Masseroli

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