Cronaca
Piano vaccini anti covid, in bergamasca servono volontari
Per il piano vaccini anti covid in bergamasca servono volontari. Coinvolti mezzo milione di bergamaschi. Oltre al personale si cercano le aree idonee.
Per il piano vaccini anti covid in bergamasca una cosa è certa: serviranno molti operatori sanitari volontari questo perché il personale sul territorio non è sufficiente per sostenere un’operazione definita epocale, almeno 8/10 volte più ampia rispetto alla recente campagna di vaccinazioni antinfluenzale. A esprimersi in questo senso è stato Massimo Giupponi, direttore ATS Bergamo. L’occasione è stata la presentazione alla stampa dell’avviso pubblico per la creazione di un elenco di personale medico sanitario volontario per la somministrazione dei vaccini. Con questo bando di ATS Bergamo si cercano medici, infermieri e operatori sanitari volontari per coadiuvare la campagna vaccinale nella sua fase massiva, denominata «Fase 2» che coinvolgerà mezzo milione di bergamaschi. Si tratta di personale da arruolare, oltre a quello del bando Arcuri (in questo caso però si tratta di personale pagato e non volontario), per mettere in atto il Piano vaccinale previsto dalla Regione Lombardia che prevede somministrazioni 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Presenti in conferenza stampa oltre a Giupponi: il direttore sanitario di Ats Bergamo Carlo Alberto Tersalvi e i presidenti degli ordini professionali che supportano la campagna ovvero Guido Muzzi, presidente dell’Ordine Tsrm-Pstrp di Bergamo; Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo e Gianluca Solitro; presidente dell’Ordine degli infermieri di Bergamo con Nadia Rovelli; presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano e Monza Brianza.
Si recluta personale volontario
“Ci rivolgiamo soprattutto al personale in quiescenza – ha spiegato Giupponi -, che si può mettere dunque a disposizione in modo più strutturato, con il quale saranno sottoscritti contratti ad hoc per le operazioni di volontariato e per le prestazioni svolte a titolo gratuito”.
L’aspetto della gratuità creerà però un certo conflitto di interessi come sottolineato dai presidenti degli ordini professionali, in particolare da Solitro che ha spiegato: “Da una parte c’è il bando Arcuri, che recluta infermieri retribuiti, dall’altra questa operazione che è gratuita pur svolgendo la stessa attività – ha spiegato Solitro – Lo abbiamo già detto in Regione, c’è il rischio di una forte contrapposizione”.
Marinoni invece ha espresso dubbi riguardo ai numeri: “Reclutare medici, che non si cancellano mai dall’ordine e continuano a operare anche dopo la pensione sarà complicato. In due settimane, sponsorizzando questa possibilità sui nostri canali non abbiamo ricevuto molto adesioni. Crediamo comunque in questa campagna e ricordiamo che prima di tutto, andrebbero vaccinati tutti i medici e le persone che si metteranno a disposizione per vaccinare gli altri: noi stiamo ancora aspettando il turno dei medici liberi professionisti e degli odontoiatri”.
Fase 2, da vaccinare 500mila bergamaschi
Tra dubbi e criticità nella fase 2 dunque servirà coinvolgere almeno il 2, 3 per cento dei medici attivi. Da vaccinare (con due inoculazioni) infatti saranno oltre 500mila bergamaschi, ovvero tutti quello non compresi nelle prime fasi in atto, rivolte a operatori sanitari, anziani e persone fragili.
“Il numero preciso di personale necessario non si può ancora determinare – ha spiegato Tersalvi -. Proprio ieri siamo stati a Milano per la sperimentazione messa in campo da Bertolaso. Stabilita la durata per ogni vaccino e trovati i luoghi che ospiteranno la campagna, potremo avere una previsione più chiara”.
Si cercano le aree dove vaccinare
In riferimento alle aree si prevede di individuare per l’intero territorio provinciale tre maxi centri vaccinali tra i 10mila metri quadrati e i 7000 metri quadrati. Serviranno però anche delle sedi territoriali più diffuse, come gli studi dei medici di medicina generale e le farmacie – ha continuato Giupponi -. Stiamo facendo i sopralluoghi in questi giorni senza lasciare indietro nulla: fiere, capannoni, discoteche, stabili comunali. Tutto viene valutato”.
Verso la fase 1 bis
Nel frattempo sarà avviata la cosiddetta fase 1 bis, che prenderà il via mercoledì 10 febbraio: coinvolgerà Rsd, residenzialità psichiatriche, l’assistenza domiciliare e i suoi operatori, i centri diurni delle Rsa, i farmacisti, i dentisti e la sanità militare, gli ambulatori accreditati e i medici liberi professionisti così come gli informatori scientifici del farmaco e altri operatori in ambito sanitario. A fine mese è invece in programma la fase degli over 80.
Nel frattempo a dare manforte all’attuale personale impiegato, grazie al bando Arcuri, a Bergamo arriveranno 18 medici e 11 infermieri, altri ne saranno reperiti con bandi regionali. Tutto per correre contro il tempo e provare a concludere entro l’estate la campagna vaccinale, come promesso da Bertolaso.
Gessica Costanzo
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Tone e il punturone
8 Febbraio 2021 at 16:21
Con tutta la prosopopea/retorica espressa in questi giorni dai nostri attuali amministratori lombardi, poi alla fin dei conti mi potrebbe capitare da essere vaccinato da volontario e magari neanche un professionista… anva be!
Sabrina
9 Febbraio 2021 at 10:07
Potete evitare di chiedere ogni volta l’accettazione della privacy?
IVONNE+VANOGLIO
10 Febbraio 2021 at 17:55
RAGAZZI, CON I MORTI E LE CONSEGUENZE CHE SI RISCONTRANO, CHI SI PRESTA AD ESEGUIRLI , SI FACCIA UN ESAME DI COSCIENZA!