Manifestazione in difesa dei diritti dei lavoratori della montagna bergamasca

I lavoratori della montagna della bergamasca manifestano in difesa dei propri diritti: il ritrovo è fissato per la mattinata di venerdì 26 febbraio, dalle 10 alle 12, davanti a Palazzo Frizzoni a Bergamo. “Si tratta di una manifestazione di protesta pacifica senza alcun colore politico – spiega Juri Imberti, maestro di sci a Cervinia, in Valle d’Aosta da ormai 12 anni, e originario di Parre -. Ci sentiamo abbandonati dallo stato che, tramite divieti e chiusure, ha messo a repentaglio il nostro lavoro e le nostre famiglie. Abbiamo notato una disparità di trattamento tra le varie realtà italiane. Vogliamo protestare per difendere i nostri diritti: secondo noi le modalità di chiusura sono state sbagliate, in modo particolare quella degli impianti sciistici a meno di 24 ore dall’apertura”.

Alla manifestazione in programma per venerdì parteciperanno alcuni sindaci della bergamasca e gran parte dei lavoratori della montagna: proprietari degli impianti di sci, maestri di sci, albergatori, baristi, rifugisti. La data per la riapertura degli impianti sciistici era fissata per il 15 febbraio, ma nella serata del giorno precedente è arrivata la doccia gelata di un nuovo stop: “Questo ha penalizzato non solo gli impianti – conclude Imberti -, ma tutta la filiera che ruota attorno al mondo dello sci: noleggiatori di sci, alberghi, rifugi e tutti gli operatori della montagna. La scelta del luogo della manifestazione, infine, è ricaduta davanti a Palazzo Frizzoni per motivi di spazio in modo che possiamo stare tutti quanti distanziati come da normativa”.

Gioia Masseroli

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