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Cronaca

Lombardia zona arancione da lunedì

La Lombardia è zona arancione da lunedì insieme a Piemonte e Marche. Chiusi bar e ristoranti.

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Da lunedì la Lombardia passa in zona arancione. I dati del contagio sono ancora in crescita con il tasso di positività che sale dall’8.2% di ieri al 9.7% odierno. “Mi ha appena chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza, per comunicare che da lunedì prossimo, 1° marzo, la Lombardia sarà in fascia arancione – ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana –. Prendiamo atto della decisione, ma è arrivato il momento che i tecnici e gli scienziati studino e poi ci dicano in modo chiaro e definito come superare questo stillicidio settimanale attraverso regole stabili e sicure. Le informazioni scientifiche ormai ci sono”.

Lombardia arancione, i dati di oggi

Con 46.725 tamponi effettuati sono infatti 4.557 i nuovi positivi e aumentano sia i ricoverati in terapia intensiva (+9, 416 in totale) che negli altri reparti (+10, 4.034). I decessi sono 48 per un totale di 28.275 morti in regione dall’inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province, sempre alti i dati nella città metropolitana di Milano (1.145 di cui 457 a Milano città) e di Brescia (918) seguite da Monza e Brianza (505), Varese (365), Bergamo (358). E ancora Como (289), Pavia (220), Lecco (197), Mantova (180), Cremona (149), Sondrio (78) e Lodi (51).

Lombarda arancione, le principali misure

Qui tutte le misure del Governo in zona arancione. Ricordiamo la chiusura di bar e ristoranti con consentite solo le attività di asporto o domicilio. In area arancione, è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Giuseppe

    26 Febbraio 2021 at 20:28

    Sopra 5000 abitanti i confini del proprio comune (sic!) oltre entro 30 Km!!! Ma chi quel matto che ha creato una simile regola? Non è che con 5100 abitanti ci si può equiparare a Milano o Roma!!!!

  2. Trebatit

    26 Febbraio 2021 at 21:14

    A che bello, gli abitanti del paesello di Valgoglio, possono arrivare comodamente fino fuori di casa mia.
    Benvenuti!

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