Cronaca
Parte dalla Lombardia il primo treno sanitario
Dalla Lombardia il primo treno sanitario dedicato all’emergenza Coronavirus con assistenza fino alla terapia intensiva.
E’ stato presentato ieri alla Stazione Centrale di Milano dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, affiancato dall’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, dall’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi e dal direttore generale dell’Agenzia Regionale per l’Emergenza Urgenza (AREU), Alberto Zoli. Il treno sanitario è un convoglio che consente di trasferire e curare i pazienti con personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche.
Il convoglio, che sarà impiegato a servizio del Paese per emergenze e calamità, è stato realizzato da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) nelle Officine Manutenzione Ciclica di Voghera in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU).
Il treno può avere la funzione di trasporto pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero. Ciò anche per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, oltre a rappresentare un’integrazione al servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze, in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato. L’utilizzo del treno è definito da una convenzione sottoscritta da Trenitalia, Dipartimento della Protezione Civile e AREU.
“Ognuno degli attori in campo – ha commentato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – ha messo del suo. Insieme, abbiamo creato qualcosa che è già un modello”. L’auspicio è quello che comunque “non ce ne sia mai bisogno”.
“Un grazie speciale, infine – ha concluso Fontana – va alla Fondazione ‘Elisabetta Franchi’ che ha donato 260.000 euro che hanno consentito di dotare il treno sanitario degli indispensabili strumenti salvavita”.
Il treno sanitario, com’è fatto
Il treno è costituito da otto carrozze e due locomotori posizionati alla testa e alla coda del convoglio. Le carrozze sono così suddivise: tre carrozze sanitarie con posti letto di terapia intensiva per pazienti ventilati in modo invasivo; due carrozze tecniche necessarie per il funzionamento delle apparecchiature medicali e, in particolare, per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente di alimentazione delle dotazioni sanitarie. E ancora: due carrozze di cui una con posti letto per il personale e la seconda predisposta per il coordinamento tecnico-sanitario e per l’area filtro necessaria per il passaggio tra l’area pulita e l’area operativa; una carrozza magazzino per il trasporto di tutti i materiali e dei dispositivi medici.
Le caratteristiche del treno sanitario
Il convoglio è stato progettato per offrire un livello di assistenza sanitaria fino alla terapia intensiva, anche in biocontenimento. Prevista anche la possibilità di integrare altre carrozze con ulteriori funzioni medico-sanitarie.
Ognuna delle tre carrozze sanitarie può trasportare fino a sette pazienti per un totale di 21 postazioni disponibili. Queste carrozze sono gestite da personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione per un massimo di 45 operatori.
Il treno ha un’attrezzatura minima necessaria a gestire qualsiasi tipo di emergenza o calamità così composta: 21 ventilatori polmonari; 1 ecografo; 2 emogas analizzatore; 21 fra monitor, aspiratori e altre attrezzature; 3 postazioni di monitoraggio.
Alcune foto
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10 Marzo 2021 at 12:13
Ideona, l’ennesima. Poi anche qui in valle si potrebbe attrezzare qualcosa di simile sulla TEB.