Cronaca
Vaccini anti Covid in farmacia, i chiarimenti di Federfarma
Vaccini anti Covid in farmacia, i chiarimenti di Federfarma. Non sono coinvolte la parafarmacie. Le farmacie invece dovranno adottare alcune procedure specifiche
Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato un decreto-legge che, al fine di accelerare le attività di prenotazione e somministrazione delle vaccinazioni per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV2 nell’interesse della collettività, consente, per l’anno 2021, l’inoculazione del vaccino SARS-CoV2 nelle farmacie aperte al pubblico da parte dei farmacisti, opportunamente formati. A questo proposito Federfarma Bergamo illustra alcuni chiarimenti, anche con il fine di rassicurare i cittadini che si recheranno in farmacia per l’inoculazione del vaccino SARS-CoV-2.
“Constatata la necessità nell’attuale periodo pandemico di vaccinare il maggior numero di pazienti, il legislatore ha responsabilmente deciso di ricorrere anche alle farmacie – precisa Federfarma Bergamo in una nota stampa -, visto il loro ruolo di presidi di prossimità, integrando le attività vaccinali eseguite dal farmacista in farmacia con la disciplina della “Farmacia dei Servizi”. Per tale motivo, contrariamente a quanto già pubblicato, non potranno essere coinvolte le parafarmacie che non rientrano invece tra gli esercizi che possono erogare prestazioni del decreto legislativo 153/2009 (Farmacia dei Servizi)”.
Il farmacista vaccinatore non è una improvvisazione. Le farmacie italiane si stanno preparando da tempo e, ad oggi, sono 8 i Paesi europei in cui il farmacista somministra il vaccino antinfluenzale: Danimarca, Irlanda, Francia, Grecia, Norvegia, Svizzera, Regno Unito, Portogallo, con una sperimentazione avviata in alcune zone della Germania. In Paesi come Irlanda, Estonia e Regno Unito in farmacia si somministra anche il vaccino anti-pneumococco e quello per l’herpes zoster.
“Evidentemente – continua il comunicato -, i legislatori europei hanno valutato, come oggi quello italiano, che le farmacie possano assicurare una vaccinazione dei pazienti in piena sicurezza, constatata anche la possibilità di ricorrere a dispositivi medici e farmaci salvavita, in caso di necessità. Il decreto-legge demanda ad un provvedimento attuativo l’individuazione delle procedure che consentiranno il pieno rispetto degli adempimenti in materia di sicurezza e la verifica di idoneità dei pazienti alla vaccinazione in farmacia. Si stima che la risposta delle farmacie bergamasche a questo nuovo impegno sarà rilevante, come già sta avvenendo con l’esecuzione dei tamponi rapidi in circa 150 farmacie in tutta la provincia”.
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Miraggi nell'orizzonte.
22 Marzo 2021 at 20:55
Mmm finchè non vedrò non crederò.