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Cronaca

“La mia casa non è la scuola”, domani la manifestazione a Bergamo

“La mia casa non è la scuola”, venerdì 26 marzo manifestazione sul Sentierone a Bergamo.

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Manifestazione domani sul Sentierone a Bergamo organizzata La mia casa non è la scuola” insieme ai genitori di “Priorità alla Scuola”, per chiedere a gran voce che la scuola venga riaperta e che si trovi un’alternativa alla didattica a distanza.

Il comunicato

Siamo i genitori di “La mia casa non è la scuola” insieme ai genitori di “Priorità alla Scuola”, domani 26 marzo 2021 manifesteremo sul Sentierone, con gessetti colorati e strumenti musicali, per chiedere a gran voce:

– l’immediata riapertura in presenza con continuità e sicurezza di tutte le scuole di ogni ordine e grado perché la scuola è prima di tutto educazione, inclusione e socializzazione e deve essere aperta a tutti;

– maggiori investimenti per la Scuola Pubblica, la scuola è infatti un diritto inalienabile sancito dalla nostra Costituzione oltre che un servizio pubblico essenziale;

– che la scuola sia davvero considerata una priorità: la scuola deve essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire;

– che vengano trovate soluzioni alternative e continuative alla didattica a distanza che ci permettano di convivere con l’emergenza in atto;

– che si ponga l’attenzione al benessere psicofisico di bambini e bambine, ragazzi e ragazze: non lasciamo che un’altra emergenza sanitaria ci travolga;

– che si dia particolare attenzione agli alunni con bes e dsa per realizzare una vera inclusione;

– che vengano date da parte di ATS risposte chiare a chi coordina i protocolli sanitari interni alle scuole con dedizione e attenzione;

– che venga messo in sicurezza tutto il personale scolastico attraverso una vera e rapida campagna vaccinale;

– che siano stanziati a favore delle famiglie aiuti efficaci che tengano conto delle loro reali esigenze.

Chiediamo inoltre che le risorse del Recovery Fund coinvolgano la Scuola Pubblica e contribuiscano a rilanciare la stessa e il diritto all’istruzione e allo studio a cui deve essere restituito un ruolo centrale. Dobbiamo vincere la battaglia sul Recovery Fund per scongiurare una riforma della scuola fondata sulla didattica digitale a distanza, nozionistica ed alienante per alunni e docenti, che porterebbe un vuoto educativo oltre che disuguaglianza e abbandono scolastico.

Ci riteniamo responsabili e consapevoli ed il nostro senso civico, dopo un anno dall’inizio della pandemia ci porta a pretendere risposte e soluzioni alternative per i nostri figli e figlie; è nostro dovere educarli a difendere i loro diritti. Chiediamo risposte e soluzioni concrete, per noi e per loro

Interverranno: insegnanti, genitori, studenti, pediatre e psicologi e i bambini e le bambine che lo desidereranno. Durante la manifestazione i partecipanti saranno invitati a compilare insieme una grande “pagella” da indirizzare alle nostre Istituzioni.

La manifestazione è stata organizzata con particolare attenzione alla sicurezza e al distanziamento, verranno disegnati a terra dei cerchi con i gessetti in cui i partecipanti verranno invitati a sedersi. E’ stato inoltre predisposto un servizio d’ordine con genitori volontari.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Alberto

    25 Marzo 2021 at 20:28

    Protesta da appoggiare in toto!

  2. claudio rodigari

    26 Marzo 2021 at 10:01

    Buongiorno.
    Ho una figlia universitaria che, come tutti i suoi compagni e al pari di bambini e ragazzi più giovani, soffre questa DAD (orribile acronimo)che è un pessimo surrogato del vero insegnamento, quello in presenza.
    Condivido totalmente le vostre motivazioni e manifestazioni e voglio incoraggiare tutti a insistere in queste sacrosante proteste fino al raggiungimento del nostro obbiettivo.
    Un cordiale saluto a tutti.

    I

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