Cronaca
Dal Bim fondi per la Teb e per il collegamento Albino – funivia di Selvino
Confermati i fondi del Bim per il prolungamento della Teb da Albino a Vertova e per il collegamento con la funivia di Selvino alla stazione di Albino.
Si è tenuta sabato 27 marzo, in videoconferenza, l’Assemblea Generale Straordinaria del Consorzio BIM del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio. Un centinaio i rappresentanti dei Comuni presenti, sui 127 convocati (Val Seriana, Val Brembana, Valle Imagna, Val San Martino, Comuni Rivieraschi dell’Isola Bergamasca)
In apertura dei lavori, il presidente Carlo Personeni ha ricordato i due membri del Consiglio Direttivo, il sindaco di Cene Giorgio Valoti e il Sindaco di Mezzoldo Raimondo Balicco, scomparsi nel marzo di un anno fa a causa del Covid-19. Come pure Piero Busi, grande presidente della Comunità Montana Valle Brembana, scomparso sempre a marzo 2020.
Il tema della mancanza dei medici di base
A seguire, una sollecitazione: intervenire nelle sedi istituzionali per porre attenzione al grave problema della mancanza dei medici di base nei territori montani, una carenza che influisce sulla qualità della vita delle comunità montane, accrescendo il divario con altri territori, come le aree urbane e la pianura. “E’ un problema da risolvere – ha affermato il presidente Personeni – Servono risorse adeguate e un piano d’intervento organico, ma anche un “criterio di montanità” da applicare ai medici, per rendere attrattivo lo svolgimento della loro professione nei territori di montagna, considerati i diversi disagi a cui andrebbero incontro. Dobbiamo inoltrare questa richiesta a chi di competenza, perché gli abitanti delle “terre alte” devono avere parità di diritti agli abitanti delle metropoli, come anche condiviso dal vicesindaco di Gandino Filippo Servalli e dal sindaco di Gorno Giampiero Calegari”.
Fondi Bim ai territori
Riflettori puntati, poi, sull’ordine del giorno: la discussione e l’approvazione di un finanziamento di 2.967.390 di euro ai Comuni di Ponteranica, Sorisole, Almè, Paladina e Villa d’Almè per la realizzazione della linea tramviaria “T2 Bergamo-Villa d’Almè”, a seguito della delibera n°11 del 1° febbraio 2021 del Consiglio Direttivo del Consorzio. Il finanziamento riguarda le opere accessorie alla tramvia, come parcheggi, viabilità di accesso, piste ciclabili.
“Questo finanziamento è strategico – ha continuato il presidente Personeni – Innanzitutto, è funzionale alla realizzazione della TEB2, perché conferma come il BIM, espressione del territorio, voglia con decisione far partire al più presto questa importante infrastruttura viaria, che risponde in modo concreto allo sviluppo sia delle zone direttamente coinvolte, la Val Brembana, sia delle valli limitrofe. Tutti ne trarranno beneficio: l’hinterland di Bergamo, il capoluogo stesso, quindi la Valle Imagna e la Val San Martino, come la stessa provincia di Bergamo, che avranno a disposizione un rinnovato e più efficiente sistema di comunicazione, a vantaggio delle piccole medie imprese che operano in montagna, dei loro lavoratori, degli studenti che devono spostarsi a Bergamo, ma anche dei turisti e degli escursionisti. In pratica, si dichiara l’utilità dell’opera e si dà il via libera, evitando di perdere le risorse stanziate per la stessa: 125 milioni di euro da parte dello Stato e 40 milioni da parte di Regione Lombardia”.
A seguire, un altro tema forte, la discussione e l’approvazione del piano di impegno e utilizzo finanziario straordinario di 7 milioni di euro, diviso in due punti. Il primo riguarda l’impegno di un milione di euro a finanziare una serie di progetti di massima: il prolungamento della tramvia TEB2 da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco (540.000 euro), il prolungamento della tramvia TEB1 da Albino a Vertova e collegamento dalla funivia Albino-Selvino con la stazione TEB di Albino (290.000 euro), e la tramvia Villa d’Almè-Ponte San Pietro (110.000 euro), oltre a 60.000 euro, come riserva.
Criteri di utilizzo dei 6 milioni residui
Il secondo punto, invece, i criteri di utilizzo dei 6 milioni residui, accertati al 31 dicembre 2019, intesi sempre come arretrati incassati dalle aziende idroelettriche per il periodo 2013-2019: una somma straordinaria che è il risultato, dapprima dell’intuizione di Carlo Personeni, presidente nazionale di Federbim, poi della conseguente sua pressione nelle sedi politiche e governative; così, si è riusciti a far eliminare la barriera altimetrica dei 500 m.s.l.m. per l’applicazione del sovracanone su tutte le derivazioni oltre i 220 Kw di pnm situate all’interno del Consorzio; e quindi a far introitati 10 milioni arretrati.
L’assemblea ha visto diversi sindaci e rappresentanti dei Comuni della zona 6 (Comuni Rivieraschi) rimarcare una certa contrarietà sulle percentuali di riparto dei fondi residui della L. 228/2012 accertati e disponibili a tutto il 31.12.2019, così come deciso dal Consiglio Direttivo del Consorzio BIM con delibera del 26 febbraio 2021, in quanto, a loro dire, la quota riservata era minore rispetto a quella che ritenevano spettante. Dichiarando in una lettera presentata in assemblea da Vittorino Verdi, sindaco di Capriate San Gervasio, a nome di alcuni Comuni rivieraschi, di volere una percentuale maggiore, in base alla forte presenza sui loro territori, ricadenti nel bacino dell’Adda, di diverse centrali idroelettriche e derivazioni, questi hanno chiesto di stralciare il punto in oggetto.
“Dal mio punto di vista non c’è urgenza nel definire i criteri di riparto dei fondi residui – ha affermato il vicesindaco di Bottanuco Carlo Capelli – Perché deciderli in un’assemblea straordinaria? Meglio convocare un tavolo di lavoro ad hoc sull’argomento, una specie di costituente, alla presenza di tutte le zone, per definire percentuali di riparto più eque”.
Pronta la risposta del sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi, nonché vicepresidente del Consiglio Direttivo del BIM: “Le percentuali di riparto oggetto di delibera, come già anticipato dal presidente, si riferiscono ai 6 milioni di arretrati per il period 2013-2019, non alle percentuali di riparto che sono da definire da qui in futuro sulla base della L. 228/2012. Avranno certamente una quota maggiore rispetto a quella oggi proposta dell’8%. Comunque, sarebbe più corretto spogliarsi della propria veste territoriale, per guardare la delibera nella sua complessità, che coinvolge una grande fetta di territorio bergamasco”.
Numerosi gli interventi in assemblea, tutti convinti della bontà delle opera e delle progettualità riferiti alla TEB2; mentre alcune contrarietà si sono sollevate sul riparto percentuale dei fondi residui, i 6 milioni di euro. Pertanto, il presidente Personeni, su richiesta specifica, ha dovuto verificare, mediante appello nominale, se c’era la maggioranza per riformulare l’ordine del giorno. Il risultato, però, è stato che solo circa un terzo dell’assemblea chiedeva la riformulazione della delibera. Quindi, si è passati alla votazione specifica, comprendendo tutti i punti dell’ordine del giorno. E ancora una volta grande compattezza da parte dell’assemblea, che ha votato all’unanimità la delibera proposta dal Consiglio Direttivo.
“E’ la solidarietà che contraddistingue il Consorzio – ha sottolineato il presidente del BIM Brembo serio di Bergamo Carlo Personeni – Capisco le remore dei Comuni rivieraschi, che sono anche in parte quelle dei Comuni della Val San Martino e della Valle Imagna, ma lo spirito solidale che accomuna i 127 Comuni perimetrati nel Consorzio BIM anche stavolta si è manifestato in tutta la sua forza, tra l’altro già condivisa dall’assemblea ordinaria annuale del 6 aprile 2019, quando il sottoscritto, dopo la vittoria conseguita in Corte di Cassazione, propose di utilizzare parte delle risorse che sarebbero state introitate per destinarle alle progettualità della TEB2, oggi finalmente approvate. Proprio questi 2.967.390 euro che si vanno a destinare ai Comuni di Ponteranica, Sorisole, Almè, Paladina e Villa d’Almè per le opere accessorie della linea tramviaria “T2 Bergamo-Villa d’Almè sono un esempio di condivisione assembleare, che supera gli interessi di campanile delle diverse zone. Ora, sarà impegno della Giunta, e mio, di discutere e proporre le percentuali di riparto che saranno prese in considerzione per il prossimo futuro, concordate da tutte le 6 zone del Consorzio BIM, che comprendono 127 Comuni e quattro Comunità Montane”.
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