Cultura
La copia della Sindone made in Val Gandino presentata in anteprima nazionale su Rai Uno – Video
La prima copia della Sindone made in Val Gandino presentata in anteprima nazionale su Rai Uno. Nell’articolo il video riassuntivo del progetto.
E’ stata presentata ufficialmente ieri sera nella trasmissione di Bruno Vespa, “Porta a Porta”, la prima copia della Sindone realizzata con il lino coltivato e lavorato in Val Gandino.
Il progetto
Un progetto che unisce fede, devozione e tradizione, destinato a portare nel mondo un messaggio di speranza ma anche l’arte tessile senza tempo della Bergamasca. A partire dall’aprile 2020 è cresciuto in Val Gandino(Bergamo)il primo campo coltivato a lino, legato al progetto “Lino Val Gandino-il tessuto, la reliquia del mondo”. Si tratta di un’iniziativa locale che ha avuto riconoscimento e supporto dal Centro Internazionale di Studi sulla Sindone (CISS),unico centro al mondo ad essere ufficialmente riconosciuto dal Custode Pontificio della Sindone, a cui presta la propria attività di consulenza. L’iniziativa punta a ripristinare coltura e cultura del lino ed ha consentito di riprodurre copie certificate in scala 1:1 della Sacra Sindone.
L’iniziativa
L’area, di proprietà della famiglia Torri, in cui sono stati messi a dimora i primi semi è situata a Gandino in via Resendenza, a pochi passi dal Convento delle Suore Orsoline, che qui furono fondate nel 1818. Il progetto “Lino Val Gandino” ha come capofila il Comune di Peia, affiancato dal Comune di Gandino e dal Distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino”. L’iniziativa, sostenuta concretamente da GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi ed Uniacque, mette al centro una vocazione tuttora rintracciabile in precisi “luoghi della storia”. La coltivazione del lino è presente da secoli in Val Gandino, come confermano studi realizzati nel 2009 dal compianto geom. Ivan Moretti, che lavorò al recupero ambientale della “Pozza del Lino”, posta in località Pizzo in comune di Peia e legata, non a caso, ai traffici dei mercanti ed alla “Via della Lana”. Anche qui vi sono proprietà della famiglia Torri, dedita sin dal diciannovesimo secolo alla tessitura di lana, lino e canapa .L’azienda di famiglia, oggi Torri Lana 1885, è una delle più antiche realtà tessili della Valle. La semina del campo di Gandino è avvenuta nell’aprile 2020, nel pieno della pandemia da Covid 19che ha tragicamente colpito la Bergamasca e in particolare la Val Seriana e la Val Gandino. Dopo la fioritura, visibile di fatto per un solo giorno, il 5 agosto 2020 è avvenuto il raccolto. E’ stato coltivato lino della varietà Eden grazie alla disponibilità dell’agricoltore Clemente Savoldelli ed al supporto di Angelo Savoldelli, responsabile didattica della Comunità del Mais Spinato di Gandino, coadiuvato da un gruppo di giovani volontari di Gandino e Peia.
Il video del Progetto
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🤤 🤪
2 Aprile 2021 at 17:42
Lino di Valgandino. Ottimo nik, da adottare. 🤔 😋