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Cronaca

Le Cornelle riaprono in sicurezza

Il Parco faunistico Le Cornelle riapre in sicurezza: aperto tutti i giorni secondo le normative vigenti.

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Si riaprono i cancelli de Le Cornelle in totale sicurezza con nuovi arrivi, segno dell’mpegno della struttura per la salvaguardia delle specie animali a rischio di estinzione e ad alto valore conservazionistico. Nonostante la chiusura dovuta alle restrizioni per il contenimento della diffusione di Covid-19, Il Parco Faunistico ha messo al primo posto la sicurezza e la salute dei suoi ospiti.

Il Parco è aperto tutti i giorni e come previsto dalle normative, l’accesso all’area di circa 126 mila metri quadrati in via Cornelle, 16 a Valbrembo, in provincia di Bergamo avverrà solo rispettando un rigido protocollo di sicurezza che prevede la misurazione della temperatura all’ingresso che è consentito solo se muniti di mascherine. All’interno del Parco sono dislocati dispenser con gel disinfettante. Per evitare assembramenti gli ingressi al Parco sono contingentati, per questo si incentiva la vendita online dei biglietti che consente l’ingresso diretto con corsia preferenziale. Tutte accortezze fondamentali per tornare a godere dello spettacolo che regalano le tante specie ospitate dal Parco.

Le Cornelle e i programmi di salvaguardia della biodiversità animale

In campo anche programmi europei di salvaguardia della biodiversità animale, gli EEP (European Endangered Species Program), che hanno portato all’arrivo di nuove specie di volatili, mammiferi e rettili. Direttamente da Amsterdam sono arrivate al Parco otto esemplari di spatola europea, una specie fortemente legata alla Pianura Padana.

Questi uccelli trampolieri, infatti, erano particolarmente diffusi nel sud Europa e in Italia in prossimità di zone umide e paludose, ma la continua perdita del loro habitat ha messo in pericolo il futuro di questa specie che trova al Parco Le Cornelle una casa per formare e accrescere una nuova colonia autoctona. A popolare la Selva Tropicale anche otto cicogne di Abdim. Detta anche cicogna ventrebianco, è l’esemplare più piccolo al mondo della sua famiglia, arriva a una lunghezza massima di 73cm e a un peso di poco superiore a 1kg. Diffusa dall’Etiopia al Sudafrica, la cicogna di Abdim è un animale amato dai nativi africani, perché viene considerata portatrice di pioggia e segno di buon auspicio. Spatole europee e cicogne di Abdim sono oggi due specie a rischio estinzione a causa della drastica riduzione degli habitat naturali e quindi con un forte valore conservazionistico. L’arrivo degli esemplari ha come obiettivo proprio quello di andare a formare due colonie riproduttive volte a dare continuità alla specie con l’auspicio di poter reintrodurre in natura questi esemplari a rischio di estinzione.

Dalla Germania arriva invece una femmina di potamocero. Questo mammifero è il più piccolo e vistoso tra le 5 specie di suidi africani con un peso che varia dai 45 ai 120 kg e un corpo corto, stretto e di colore fulvo attraversato dal capo alla coda da una stretta cresta bianca. Nonostante la specie non sia in pericolo di estinzione, la caccia a scopi alimentari o per difesa dai danni causati alle attività agricole sta compromettendo la sicurezza degli animali nei loro habitat naturali. Per questa ragione, i potamoceri fanno parte del programma di riproduzione EEP del Parco e la femmina conoscerà a breve il suo compagno.

Il viaggio alla scoperta dei nuovi arrivi a Le Cornelle si conclude nel rettilario con i mostri di Gila. L’Heloderma Suspectum, questo il nome scientifico, è un grosso sauro diffuso soprattutto nel sud degli Stati Uniti. Il suo nome deriva da quello del fiume Gila, affluente del Colorado, che sorge nel Nuovo Messico e attraversa l’Arizona ed è l’unico della sua specie ad essere velenoso. Questo animale, infatti, caccia tra le rocce e si ciba di piccoli mammiferi stringendo le sue prede tra le mandibole e iniettando del veleno letale attraverso il suo morso. Il Parco ne ospita 2 esemplari.

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