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Cronaca

Dirigenti Sab a processo per la morte del giovane Luigi nell’incidente del 2018

Incidente tra autobus a Gazzaniga nel 2018: dirigenti Sab a processo dopo il ricorso del magistrato

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Per il grave incidente tra due autobus avvenuto il 24 settembre del 2018 alla stazione di Gazzaniga e costato la vita al 14enne di Ardesio Luigi Zanoletti, rimasto schiacciato tra i due bus, andranno a processo tre dirigenti della Sab. Per lo stesso incidente nel giugno del 2019 il giudice aveva condannato solo l’autista dell’autobus, Aliou Gningue, un 59enne di origini senegalesi, al quale era stata inflitta una condanna di 5 anni.

Nel violento impatto tra l’autobus in ingresso in stazione guidato da Aliou Gningue e uno fermo in pensilina, tre studenti pronti a salire a bordo del mezzo dopo aver concluso le lezioni al vicino istituto Isiss, vennero travolti. Luigi morì per trauma addominale con choc emorragico e arresto cardiaco, mentre P. M., 16 anni e S. B. di 14, riportarono lesioni rispettivamente per 130 e 90 giorni di prognosi.

Dirigenti Sab a processo dopo il ricorso del pm

Riguardo alla sentenza il giudice per l’udienza preliminare aveva ritenuto la condotta di guida dell’autista talmente imprudente da rappresentare da sola la causa sufficiente a integrare l’evento. Per i tre dirigenti della Sab, che erano finiti a processo, il giudice aveva invece deciso il non luogo a procedere e di conseguenza la società era stata assolta per non avere commesso il fatto. Il pm aveva tuttavia impugnato la sentenza ritenendo che non vi fossero vigilanza e un percorso protetto segnalato per gli studenti. Il Tribunale di Brescia ora ha accolto il primo ricorso del pm Giancarlo Mancusi sulla sentenza di proscioglimento del giudice di Bergamo, Massimiliano Magliacani, nei confronti di Angelo Costa, Massimo Gandini e Moraldo Bosini, che erano accusati di cooperazione in omicidio colposo. I tre dirigenti dovranno così affrontare un processo che inizierà il 5 luglio.

La Sab tramite i propri legali aveva presentato richiesta di patteggiamento, e attraverso l’assicurazione aveva già versato alla famiglia della vittima un milione di euro. Risarciti anche i due feriti, con provvisionali di 520mila euro a P. M. di 50mila a S. B.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ergo Sum...

    30 Aprile 2021 at 23:57

    Quando succedono queste cose, viene da attaccare e criticare un po’ tutti per le scelte scellerate, fatte così, di fretta, solo per risparmiare, pensando che certe cose non ci capitino mai, perchè noi siamo migliori, perchè siamo Bergamaschi e riusciamo sempre in ciò che crediamo. Ma spesso le cose, non vanno come vorremmo..e ci vuole poco per ritrovarci con il culo

  2. Ergo Sum...

    1 Maggio 2021 at 0:01

    Quando succedono queste cose, viene da attaccare e criticare un po’ tutti per le scelte scellerate, fatte così, di fretta, solo per risparmiare, pensando che certe cose non ci capitino mai, perchè noi siamo migliori, perchè siamo Bergamaschi e riusciamo sempre in ciò che crediamo. Ma spesso le cose, non vanno come vorremmo..e ci vuole poco per ritrovarci con il culo per terra. In questi e tanti altri casi, non rimane da fare che una cosa sola. Una cosa che ormai molti di noi (purtroppo) hanno dimenticato. Pregare. E tornare ad avere quella fede che avevamo e avevano, i nostri antenati, una volta. Quella fede che ha permesso, loro, di far stare qui noi, oggi, con tutte le conseguenze del caso.

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