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Cronaca

Val Seriana e Val di Scalve: ecco il progetto di rilancio da 200 milioni di euro

Ipotesi di interventi per il rilancio della Val Seriana e Val di Scalve da 200 milioni di euro passando per viabilità, turismo slow e innovazione digitale. Scopriamo le proposte degli enti locali alla politica bergamasca

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La Val Seriana e la Val di Scalve hanno presentato questa mattina in conferenza stampa a Bergamo, il documento strategico 2021-2026 ideato da diversi enti locali che si sono messi insieme per rilanciare il territorio più colpito dalla prima ondata della pandemia. Presenti anche i principali esponenti politici bergamaschi della Regione e del Governo

Gli enti che promuovo il progetto sono: Comunità Montana Valle Seriana, Comunità Montana Val di Scalve, Gal, Promoserio, Parco Orobie, Orobiestyle, Viviardesio. “Siamo un gruppo aperto – ha precisato Giampiero Calegari, presidente della CM Valle Seriana -, chiunque può unirsi.”.

Come si pensa di rilanciare la Val Seriana e Val di Scalve

La mattinata è stata introdotta da Stefano Savoldelli, rappresentate della Provincia di Bergamo che ha ospitato la conferenza. “Si tratta di enti che interagiscano già – ha dichiarato in apertura Savoldelli -. La novità è la condivisione di una strategia che sarà comune nel rilancio e nella promozione del territorio”.

Giampiero Calegari presidente della Comunità Montana ha ringraziato i politici presenti chiedendo loro un aiuto per realizzare i progetti che ideati. “Ci lega lo spirito di collaborazione per fare qualcosa per il territorio indipendentemente dalle personali convinzioni e dalle appartenenze politiche – ha proseguito Calegari -. Si tratta di un progetto ambizioso ma ora conta fare progettazione per i prossimi anni”. 

Le azioni proposte riguardano prevalentemente il turismo slow, interventi in economia e infrastrutture, valorizzazione di territorio e cultura per un’ipotesi di interventi per oltre 200 milioni di euro. “Le cifre indicate accanto ai bisogni del nostro territorio – ha continuato Calegari – servono a sollecitare i consiglieri regionali e i parlamentari affinché si trovino fondi per sostenere i progetti”. 

Anselmo Agoni, in rappresentanza della Comunità Montana Val di Scalve ha incalzato: “Stiamo cercando di realizzare i nostri sogni. Non c’è particolarismo a abbiamo guardato il nostro territorio dall’alto per capire di cosa ha realmente bisogno a partire dalla viabilità che necessita di interventi radicali a favore dei cittadini e del turismo”. 

Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie ha illustrato gli ambiti di azione. “Il concetto fondamentale attorno a cui ruotano tutti i progetti è la mobilità – ha spiegato – che non è solo viabilistica e veicolare ma è anche intervalliva, ciclopedonale e soprattutto digitale. La Valle soffre tanto della mancanza di questa infrastruttura adeguata alle richieste e noi ci puntiamo tanto”.

Val Seriana e Val di Scalve, le ipotesi di investimenti

Come si vede nell’elenco qui sopra, per quanto riguarda la viabilità spicca la variante Ponte Nossa – ospedale di Piario e lo snodo intervallivo al Passo della Presolana. Delle ciclabili, oltre a ultimare gli ultimi tratti, è previsto un collegamento con il lago d’Iseo.

E ancora: economia circolare, miglioramento della viabilità agro-silvo-pastorale e interventi sugli edifici rurali. Spazio anche al turismo slow e alla formazione decentrata con l’ipotesi di una sezione distaccata dell’Università di Bergamo, ospitata proprio in Val Seriana.

Deroghe per il territorio montano in ambito sanità e scuola

“Oltre ai finanziamenti possibili ci auguriamo – ha continuato Caccia – con il PNNR e con i bandi europei, chiediamo deroghe per territori montani in tema di sanità e scuola, il Governo e la Regione devono agire in questo senso. La montagna non può più permettersi un depauperamento dei servizi come il taglio del punto nascita di Piario, ci vuole l’interessamento dei parlamentari e dei consiglieri regionali”. Diverse le risposte e il sostegno dato dai politici presenti, un altro articolo a riguardo verrà pubblicato domani.

Le interviste

Gessica Costanzo

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