Sport
Lo sci alpinismo a Clusone insegna a sognare
Lo sci alpinismo a Clusone insegna a sognare. Il racconto di Aldo Savoldelli.
Chissà se tra i famosi codici ATECO, che hanno concesso a qualche lavoratore di operare anche durante il triste periodo di pandemia, è annoverato anche quello di “creatore di sogni”. Giannino Trussardi sarebbe sicuramente uno dei più famosi rappresentati di questa categoria. Giannino é noto ai molti affezionati frequentatori del monte di San Lucio come il demiurgo del “Bosco incantato”. Creatore proprio di quel paesaggio mitologico ricco di sculture scolpite nel legno, che ci fa a tratti sognare, ogni volta che lo attraversiamo con il nostro passo più o meno veloce lungo la salita verso il rifugio San Lucio. E un “professionista dei sogni” come Giannino non poteva di certo accontentarsi di far sognare i bambini solo attraverso le sue bellissime creature di legno. Ha infatti ben pensato di condividere con i più piccoli anche una delle sue passioni sportive più grandi: lo sci alpinismo.
“L’idea di far sognare i ragazzi attraverso lo sci alpinismo – ci ha raccontato Giannino – nasce quando il mio fisico ha detto basta alle competizioni. La passione era sempre molto forte e mi sono detto… perché non trasmetterla ai ragazzini? Così quando nel 2004 ho partecipato alla gara più avvincente in Europa, la “Pierramenta”, immerso nelle mie emozioni, ho sognato di portare un giorno dei ragazzi a provare queste sensazioni uniche. Qualche anno dopo il sogno si è avverato. Sono sincero, vederli gareggiare al “Pierramenta” in mezzo a tutta quella gente mi ha emozionato di nuovo e non poco!”
Alla nostra domanda riguardo l’età ideale per iniziare a praticare questo sport, Giannino risponde “Lo Skialp è cambiato e io lo chiamo “Skialp moderno” appunto perché è giovane non si sa ancora quale possa essere l’età ideale per iniziare. Vi posso dire, per la mia esperienza, che potrebbe essere verso gli 8 anni. Noto che i bambini si appassionano, nonostante la così detta fatica, forse per il contatto con al natura ma soprattutto per la centralità del gioco… in nevi fresche tra alberi… salti e saltini.”
Sono tanti i giovani ragazzi che attraverso lo sci alpinismo crescono, maturano e che sognano di emulare, in futuro, le gesta di qualche campione più o meno nostrano. Incalzando Giannino sui segreti alla base di avere un gruppo così numeroso ci confida “Non ci sono grandi segreti che ci permettono di avere un gruppo affiatato se non quello di trasmettere passione, di far conoscere la natura e la bellezza della montagna, senza stressare, questo credo faccia la differenza!”
Tutto questo da solo sarebbe un lavoraccio, ma fortunatamente ha qualche valido collaboratore. Tra questi, uno che ha fatto emozionare gli sci alpinisti bergamaschi (e non solo), e una che sta crescendo con una super passione. “Avere aiutanti del calibro del Lanfra (l’ex Nazionale Pietro Lanfranchi) fa la sua parte. Senza poi dimenticare l’entusiasmo di Lara Nodari, al suo secondo anno da atleta. Il loro impegno è un elemento fondamentale per creare un ambiente “fertile” per insegnare i primi passi ai debuttanti. Mi accorgo di essere fortunato e, soprattutto di quanto questo “progetto” possa essere funzionale ad una crescita dei nostri ragazzi, grazie anche all’appoggio dei loro i genitori che credono in questa sfida!!!”
A quanto pare il progetto è ben avviato, ma i posti non sono al completo, quindi c’è la possibilità, contattando lo Sci Club 13 Clusone di provare questa affascinante disciplina, sia per i ragazzini più giovani (di età compresa tra i 7 e i 13 anni), ma anche per i più grandi. A questi ultimi è riservata la possibilità di coltivare ulteriormente questa passione con il gruppo di ragazzi che partecipa al circuito di gare nazionali e di Coppa Italia. A dare un aiuto a Giannino con questo gruppo ci sono altri collaboratori: Giambattista Gusmini, Carlo Filisetti e Aldo Savoldelli. Questo gruppo di appassionati è convinto che a tutti i ragazzi coinvolti in questa avventura resterà per sempre la capacità di sognare trasmessa dall’esempio di Giannino, e che la potranno portare con loro anche in altri ambiti, non solo sportivi.
Aldo Savoldelli
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