Seguici su

Cronaca

Sicurezza sul lavoro: a Bergamo servono più ispettori

Più Ispettori per la sicurezza a Bergamo. In provincia pianta organica con 20 addetti in meno rispetto al 2016

Pubblicato

il

Mercoledì 12 maggio, nella giornata che CGIL, CISL e UIL nazionali hanno voluto dedicare alla sicurezza sul lavoro, dopo una settimana funestata da gravissimi incidenti, il ministro del Lavoro Orlando ha annunciato le nuove assunzioni nei servizi di prevenzione e di controllo territoriali, cioè le strutture che dovrebbero garantire il rispetto delle norme per la tutela dei lavoratori, e che spesso denunciano enormi buchi nella pianta organica a livello provinciale.

Da dati da noi ricostruiti, il personale in forza allo Psal di Bergamo è di 55 addetti – dice Danilo Mazzola, segretario CISL con delega alla sicurezza sul lavoro –. Nell’ultimo anno e mezzo, 7 dipendenti sono andati in pensione, e adesso la struttura bergamasca può contare su 55 addetti di cui 37 tecnici della prevenzione. In un periodo dove la pandemia ha impegnato il sevizio in altre attività, i controlli si sono svolti solo in caso di situazioni emergenziali, per esposti e segnalazioni, mentre il grosso del lavoro si è concentrato sulla verifica della corretta applicazione dei piani anti contagio da covid 19 nei luoghi di lavoro. Dei duemila nuovi ispettori da assumere come prevede il Recovery plan per potenziare l’azione dell’Ispettorato nazionale e una ricognizione del personale nelle Asl per migliorare i controlli, almeno una ventina dovrebbero essere dirottati a Bergamo, se si volesse anche solo “pareggiare” la pianta organica del 2010/2016”. 

Viviamo una situazione difficile. Dopo un anno complicato dalla pandemia,  la ripresa delle attività con i ritmi e i carichi di lavoro di sempre non può portarci a una “ordinaria” frequenza di infortuni sul lavoro, purtroppo anche mortali.  Va fatto qualcosa di più, e non dobbiamo limitarci a dire che può accadere. La mancanza degli ispettori è un problema cronico: l’ufficio di prevenzione è stato impegnato molto sul covid, quindi l’attività di sorveglianza e di verifica è stata insufficiente. È un problema che va risolto. Bergamo – conclude Mazzola –  non può più permettersi un numero così limitato, e sempre in diminuzione da 5 anni a questa parte. Gli infortuni vanno anticipati con la formazione e il coinvolgimento dei lavoratori. La prevenzione rientra tra i compiti dello SPSAL ATS, compito che non può essere limitato alla gestione delle emergenze”. 

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *