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Atalanta battuta in finale di Coppa Italia: è la quarta volta nella storia

Atalanta battuta in finale di Coppa Italia dalla Juventus: per i nerazzurri è la quarta finale persa nella storia.

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Sembra esserci una sorta di destino avverso che non permette agli orobici di imporsi in Coppa Italia, che pure nella propria storia l’hanno già vinta una volta nel 1963, con Domenghini cannoniere dell’edizione. Quella persa contro la Juventus è la quarta finale di Coppa Italia in cui l’Atalanta è stata battuta, la seconda negli ultimi tre anni. 

Amara soddisfazione: prima rete in finale dal 1963. L’Atalanta meriterebbe un titolo

Almeno una piccola, anche se amara, soddisfazione gli uomini di Gasperini se la portano a casa: la rete di Malinosvky è stata infatti la prima volta dopo 57 anni in cui l’Atalanta ha siglato un goal in finale di Coppa Italia. Nel 1963, Domenghini trascinava l’Atalanta alla prima e unica Coppa Italia della propria storia con una tripletta: risultato finale Atalanta-Torino 3-1, con rete granata di Ferrini. Da quella partita, appunto, la squadra orobica non è più riuscita a segnare nelle altre tre finali disputate, record negativo interrotto contro la Juventus da Malinovsky. Un vero peccato dunque per Gasperini e i propri uomini, che compongono una squadra ormai a pieno diritto nell’élite del calcio europeo e che fornisce anche tanti calciatori alle nazionali, molti di questi probabili protagonisti ai prossimi Europei 2021. Con la vittoria contro la Juventus in finale i nerazzurri avrebbero potuto completare un triennio fantastico, fatta di qualificazioni dirette alla Champions League e prestazioni di rilievo anche sul palcoscenico più importante d’Europa.

Seconda finale persa in tre anni: cosa manca all’ultimo atto

Nello sport in generale, ma nel calcio in particolare, non esistono previsioni che poi vengono mantenute. Come ci mostra anche la storia recente del calcio inglese, con la conquista della FA Cup da parte del Leicester per la prima volta nella propria storia, anche il calcio italiano ha conosciuto diverse volte trionfi inaspettati, come quello indimenticabile ottenuto con forza dal Vicenza di Guidolin, che si portò a casa l’edizione della Coppa Italia ‘96-’97, o ancora come la “favola” Chievo, che arrivò a partecipare ai preliminari di Champions. La finale è una partita secca, odalità di solito affine alle caratteristiche della squadra di Gasperini: vedi contro il Liverpool e in Champions League in generale. L’aspetto sul quale lavorare sarà probabilmente mentale, nonostante la rosa nerazzurra sia ormai di assoluto valore riconosciuto anche a livello mondiale e i cui giocatori hanno ormai già due anni di competizioni europee alle spalle. 

Un trofeo sarebbe il giusto riconoscimento per il lavoro portato avanti fin qui da Gasperini con il supporto della società e della professionalità di calciatori e staff. Da “miracolo”, l’Atalanta è definitivamente diventata una realtà, e anche a livello societario è uno dei club maggiormente in salute del panorama europeo. Ultima manovra a chiudere il cerchio è lo stadio di proprietà che a fronte di un ingente investimento porterà in futuro grandi risultati in termini di immagine e brand. Il valore complessivo della rosa dell’Atalanta ammonta a 381 milioni di euro, cifra che fa registrare un +12 rispetto allo scorso anno nonostante i risultati sportivi non siano calati, anzi. Ciò la dice lunga sulla bontà del progetto orobico, che inoltre ogni anno sforna decine e decine di giovani talenti e che nella prima squadra vanta ben 17 convocati in nazionale fra selezioni maggiori e minori. 

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1 Commento

1 Commento

  1. gianluca

    22 Maggio 2021 at 14:35

    consolatevi l ‘aca ajaccio squadra mia antenati famiglia pisana ..un campionato colabrodo da serie b ligue 2 corsica ..e’ tornato il bastia in ligue 2…
    meglio il coventry in inghilterra ..o anche il luton (squadra particolare della hess epoca) ,,il milan dovrebbe arrivare secondo..insomma il problema e’ sempre lo stesso dall’ epoca inter milan mazzola rivera …il tumore juve….italiano
    concludiamo dicendo viva il lorient e brest vediamo se si salvano ligue1
    il pisa squadraccia di repubblica serie b…..senza parole….la torre pende sempre ciao

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