Cronaca
Funivia Stresa – Mottarone, famiglia bergamasca: “Ci sentiamo miracolati”
Il video sulla funivia del Mottarone prima della tragedia, famiglia bergamasca: “Avvertito un rumore anomalo, ci sentiamo miracolati”
Sono passati alcuni giorni dall’incidente della funivia Stresa – Mottarone ma parlare di quanto accaduto per una famiglia bergamasca che si trovava sull’impianto pochi minuti prima della tragedia è ancora difficile. “Vi sentite miracolati?”, “Sì” risponde Simone Maggi, 38enne di Zandobbio. Il suo telefono da domenica scorsa è un continuo squillare perché lui su quella funivia c’era poco prima del disastro e tutti vogliono sapere. Con lui la compagna e i figli.
Il racconto rilasciato alla stampa è sempre lo stesso. Agghiacciante nella sua semplicità e documentato da un video postato da Simone su Facebook che testimonia che quella mattina non era tutto a posto. “Non ero mai salito su una funivia, ma faccio il metalmeccanico: penso di capire quando un suono è diverso dal solito. All’ultimo pilone abbiamo sentito uno scossone accompagnato da un rumore strano, che a me è sembrato non consono Abbiamo preso la stessa cabina, la salita precedente. Se ci fossimo fermati a bere un caffè, se avessimo avuto un ritardo in biglietteria, non sarei qui a raccontare”.
Il 38enne afferma di aver notato un rumore strano, accompagnato da uno scossone: “Avevo in braccio la bambina e mi sono dovuto aggrappare alla maniglia per non cadere. Mi sono preoccupato, anche perché in corrispondenza degli altri piloni non avevamo avvertito niente del genere, ma mi hanno detto che era normale”.
Il video sull’ultima corsa completa della funivia Stresa – Mottarone
Inchiesta in corso con tre arresti
Per la tragedia che ha visto morire 14 persone sui 15 passeggeri ci sono tre arrestati. Gli vengono contestati fatti di “straordinaria gravità” per la loro “deliberata volontà” di bloccare i freni di emergenza “per ragione di carattere economico e in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza”. Lo scrive la Procura di Verbania nel decreto di fermo dei tre, sottolineando il capo servizio della funivia, “ha ammesso di avere deliberatamente e ripetutamente inserito i dispositivi blocca freni (forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza”, mentre il direttore di esercizio e l’amministratore locale non hanno agito “per consentire i necessari interventi di manutenzione”. Respira da solo ma non è ancora completamente cosciente Eitan, il bimbo unico sopravvissuto della strage.
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27 Maggio 2021 at 19:25
Spero solo che gli uomini del Mossad, quando verrà il momento facciano GIUSTIZIA!