Fusco in Commissione Covid: “Ho illustrato le falle del sistema sanitario”

Due ore di audizione lunedì pomeriggio per Luca Fusco, presidente del Comitato “Noi Denunceremo” e primo esponente della società civile ad essere ascoltata in Commissione di inchiesta regionale Lombardia. “La Commissione, composta da esponenti della maggioranza e dell’opposizione ha chiesto a Noi Denunceremo la propria esperienza sul campo – spiega Fusco -. Soprattutto è stata verbalizzata la nostra opinione sulle falle e gli errori che abbiamo visto e che mai più dovranno ripetersi. In altre parole Regione Lombardia ha coinvolto noi, semplici cittadini, nel costruire un futuro migliore anche e soprattutto secondo le nostre istanze. Non più sudditi ma cittadini, non più numeri ma persone. Questa è la nostra grande vittoria, questo è il primo dei nostri grandi obiettivi raggiunto. Questo è quello che vogliamo replicare ovunque“.

Il colloquio di Fusco si è incentrato sulle falle del sistema sanitario e le lacune che hanno contribuito all’alta mortalità della prima ondata sopratutto nelle province lombarde. “Pensavamo di essere nella splendida Lombardia e invece eravamo in Congo”, ha spiegato Fusco. “Un paragone forte ma che mi è stato ripetuto più e più volte”.

Il lavoro della Commissione d’inchiesta

“La Commissione dovrebbe chiudersi il 21 settembre, un anno dopo l’insediamento – spiega il consigliere regionale del PD Jacopo Scandella, tra i promotori della Commissione -. Dopo una lunga serie di audizioni istituzionali con i direttori generali e con sindacati, ordini professionali ecc. si è passati ad una seconda fase di incontri con esponenti della società civile, come referenti di associazioni rappresentative. La maggioranza ha bocciato la proposta di proseguire i lavori approfondendo anche la seconda ondata, per cui, esaurite queste audizioni, si procederà con la stesura delle relazioni”.

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