Cronaca
A Gandino “I lunedì dello Spinato”
A Gandino un’estate a tutto mais, da lunedì 12 luglio al via “I lunedì dello Spinato”.
Un ciclo di incontri per riprendere il filo e, soprattutto, per coinvolgere coltivatori e cittadini nell’ampio contesto che unisce mondo agricolo e promozione del territorio. Prendono il via il 12 luglio alle 18.30 presso la Sala Multimediale della Biblioteca Comunale di Gandino “I Lunedì dello Spinato”, organizzati dalla locale Comunità che tutela e promuove l’antica varietà di mais giunta in Bergamasca sin dai primi anni del ‘600
Al centro la sostenibilità
“Al centro delle conversazioni – sottolinea Antonio Rottigni, presidente della Comunità del Mais Spinato di Gandino – c’è innanzitutto la sostenibilità, declinata nei tre ambiti che ne sono costitutivi: ambito ambientale, ambito economico e ambito sociale. Un’attività sostenibile non è solo riferita alla riduzione degli impatti ambientali, che nel nostro caso sono ottenuti mediante una coltivazione naturale che rispetta il ciclo della terra e non utilizza sostanze chimiche). Va sottolineato come la farina di Mais Spinato di Gandino (contrassegnata dal marchio di tutela con confezioni numerate) gode anche della PEF (Product Enviromental Footprint) misurata tramite un progetto in collaborazione con Regione Lombardia e UNI Bocconi. Per quanto riguarda l’aspetto sociale la sostenibilità è garantita sia dai continui momenti formativi che costantemente affiancano il progetto, sia dall’aspetto cooperativo che ha unito in questi anni tutti gli attori della filiera. Innegabile infine l’aspetto economico, poiché la rivalutazione del Mais Spinato ha avuto ricadute misurabili e di altissimo livello sulla promozione territoriale, a livello turistico e d’impresa”.
Lunedì 12 luglio il primo incontro
L’incontro di apertura (lunedì 12 luglio ore 18.30) sarà dedicato al nuovo “Disciplinare per la coltivazione dei mais locali ad impollinazione libera delle Orobie Bergamasche”. Sarà presentato dal ricercatore Paolo Valori del CREA – Centro Ricerche cerealicoltura e colture industriali di Bergamo. “E’ il frutto di anni di lavoro e di confronto – sottolinea Rottigni – che ha unito le realtà territoriali della montagna bergamasca. Oltre alla Comunità del Mais Spinato di Gandino hanno infatti collaborato alla stesura del Disciplinare anche l’associazione Rosso Mais – Rostrato Rosso di Rovetta, l’associazione Grani Asta del Serio – Mais locale Fiorine di Clusone e l’Associazione Cerealicoltori Brembani – Nostrano orobico della Val Brembana”.
Lo sforzo sinergico trae spunto dal lavoro sviluppato a partire da Expo Milano 2015 con la rete nazionale Slow Mays di Slow Food, ma anche dai rapporti internazionali (es. Network Internazionale dei Mais Antichi siglato a Gandino) a vari livelli instaurati con realtà agricole ed universitarie italiane ed europee, del Sud America, degli Stati Uniti e dello Zimbabwe. A tutto questo si aggiunge l’istituzione (a Gandino e Rovetta) della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) che certifica la provenienza di un prodotto da uno specifico territorio. Il Regolamento non ha il solo scopo tecnico di stabilire linee comuni, ma si propone di dare concreta attuazione delle istanze di sostenibilità, qualità e genuinità che nascono dai vari attori della filiera in primis coltivatori e consumatori.
La tutela della biodiversità
“L’impegno – aggiunge Rottigni – per regolamentare la coltivazione montana dei mais ad impollinazione libera della Media ed Alta Valle Seriana è garanzia di tutela della biodiversità locale e di montagna e base ideale per la promozione territoriale, turistica ed enogastronomica, che sempre più privilegia il dialogo esperienziale fra turisti ed attori locali di filiere virtuose. Chi coltiva mais in Valle Seriana, non è un semplice nostalgico di tempi ormai andati, ma l’indiscusso pioniere di un’epoca nuova che ha nell’Uomo e nella Terra le proprie radici ed i propri valori”. Il secondo incontro (lunedì 19 luglio ore 18.30) legherà ai mais tradizionali lombardi anche l’agro-biodiversità del fagiolo, grazie al progetto europeo INCREASE. Relatore Luca Giupponi, assegnato di ricerca presso UNIMONT, Università della Montagna di Edolo (Bs). L’incontro conclusivo (26 luglio ore 18.30) tratterà invece il tema della De.Co., la Denominazione Comunale ideata dall’enologo Luigi Veronelli. Sarà presente Riccardo Lagorio, giornalista e referente del progetto. Al termine di ogni serata verrà proposta una degustazione di prodotti della “filiera del gusto” del Mais Spinato di Gandino.
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