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Cronaca

Banca Intesa, chiusura filiali di Gromo e Valbondione. L’On. Belotti interroga la direzione

L’Onorevole Belotti chiede a Banca Intesa di rivedere la chiusura delle filiali di Valbondione e Gromo

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Vista aerea di Valbondione

Le filiali della Banca Intesa di Valbondione e Gromo, due dei più importanti comuni dell’alta Valle Seriana, stanno per chiudere. Il ridimensionamento degli istituti bancari ha già pesantemente interessato l’intera Valle Seriana, con paesi rimasti senza filiale e senza sportelli. Ora tocca all’alta Valle: un territorio già segnato dalla chiusura di altri servizi. Per questo alcuni residenti, tra cui il consigliere comunale Walter Semperboni da sempre attento ai problemi del territorio, hanno segnalato la questione. La chiusura arrecherebbe danno anche agli abitanti dei comuni limitrofi oltre a mettere in difficoltà molte persone. “Soprattutto agli anziani – commenta Semperboni – costretti ad avere a che fare con la tecnologa dopo una vita di lavoro e di contributo al paese”. L’Onorevole Daniele Belotti, ha così raccolto l’istanza di queste persone chiedendo direttamente alla direzione di rivedere la decisione. La lettera è indirizzata al Dottor Tito Nocentini, Direttore dell’area Lombardia Nord.

L’invito a Banca Intesa di rivedere la chiusura delle filiali di Valbondione e Gromo

Il.mo direttore,
la riorganizzazione territoriale del sistema bancario sta portando a un pesante ridimensionamento del numero delle filiali. In bergamasca questo fenomeno è accentuato dalla fusione di Ubi con Intesa e prima ancora da quella che aveva visto il Credito Bergamasco accorpato con il Banco Popolare. Molti comuni sono quindi rimasti privi di sportelli bancari con pesanti disagi soprattutto tra la clientela più anziana poco incline all’uso dell’home banking. 
Disagio che aumenta ancor di più nelle realtà di montagna dove la mobilità è più difficile e i trasporti pubblici più carenti. Al riguardo mi permetto di scriverle per la chiusura, prevista ad ottobre, delle filiali di Banca Intesa di Valbondione e Gromo. 

Su sollecito di diversi residenti, commercianti e villeggianti, riprendendo le istanze avanzate anche a livello istituzionale, in particolare a Valbondione dal consigliere comunale Walter Semperboni, sono ad invitare la Vs direzione a rivedere la decisione di chiudere entrambe le filiali considerato che, ad esempio, la clientela di Lizzola e Valbondione sarebbe costretta a scendere fino ad Ardesio per trovare uno sportello bancario aperto. Tra andata e ritorno sono 42 km di strada e oltre un’ora di auto, quando ovviamente non nevica. In pratica, per un versamento o una consulenza se ne va quasi mezza giornata di lavoro.

In alternativa si chiede che vengano lasciati operativi almeno gli sportelli bancomat, al fine di avere un servizio operativo h24. Sarebbe un segnale di attenzione verso la realtà montana che ha dato tanto, negli anni, al sistema bancario bergamasco e che oggi, invece, si trova ad essere il territorio più penalizzato dalle riorganizzazioni dei grandi gruppi bancari. 

Si tenga presente, inoltre, che la mancanza di sportelli bancomat nelle località montane crea pesanti disagi anche ai villeggianti, molti dei quali anziani e quindi non sempre utilizzatori delle carte di credito, penalizzando così tutto il sistema turistico. 

Con la speranza che questo invito possa essere tenuto in considerazione, con una proficua collaborazione con i comuni interessati, ricordando anche l’attenzione al sociale e al territorio che Intesa da sempre ha nella sua mission aziendale, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Daniele Belotti

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