Cronaca
Frana a Valbondione: “Il pericolo c’è, l’ordinanza va rispettata”
“Il pericolo c’è, l’ordinanza va rispettata”: la sindaca di Valbondione ribadisce che dalle zone interdette a causa della frana non si può passare
La sindaca di Valbondione, Romina Riccardi, lo ribadisce a gran voce: “Il pericolo relativamente alla frana di Valbondione caduta sulla mulattiera per il rifugio Curò c’è. Per questo dunque tutti i cittadini e i turisti devono rispettare l’ordinanza emessa negli scorsi giorni“. Il riferimento è a chi in questi giorni transita lo stesso lungo i sentieri chiusi e anche alla recente vicenda legata all’ex vicesindaco Walter Semperboni che ieri è salito in quota a riprendere la frana, senza autorizzazione.
“Non è giusto parlare di polemica – continua la Riccardi – come apparso anche negli articoli di stampa. Nessuno voleva fare polemica su questo grave evento che ha interessato il nostro territorio e che sta creando disagi a numerose persone. Ma non possiamo tollerare che vengano dati messaggi fuorviati. Semperboni non poteva essere lì e soprattutto dentro la frana perché c’è un ordinanza e va rispettata da tutti. Il pericolo è reale, con massi anche di 20 metri cubi scesi a valle. Le valutazioni lasciamole agli esperti di cui l’amministrazione si sta avvalendo anche nel prendere le decisioni che riguardano la collettività”.
Ricordiamo che l’ordinanza dispone la chiusura del sentiero Cai 305 (mulattiera Curò – Barbellino). Chiuso anche il 305/B (da Grumetti al rifugio Curò – Barbellino) e il 306 (da Lizzola al rifugio Curò – Barbellino). Il rifugio Curò e le altre strutture in quota si possono raggiungere dunque solamente dal sentiero Cai 332 che si imbocca dalla località Pianlivere. Va sottolineato che solo il sindaco può autorizzare la presenza nelle zone interdette, come avviene ad esempio per i vari tecnici che stanno monitorando la situazione. “Le persone presenti al sopralluogo – conclude Riccardi – erano autorizzate ed erano lì con un compito preciso”.
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Carlo57
20 Agosto 2021 at 10:30
Queste sono le manfrine di chi, avendo poca visibilità politica e amministrativa, altro non può fare che scatenare inutili polemiche con video che insinuano solo sospetti contro coloro che, a partire dai geologi, QUINDI GENTE CHE HA STUDIATO, hanno preso delle giuste precauzioni per l’incolumità degli escursionisti.
roxan
20 Agosto 2021 at 17:23
parole sante! basta dare spazio a polemiche inutili che servono solo a dar visibilita a chi non la merita!
Carlo57
20 Agosto 2021 at 23:51
Grazie Roxan per la condivisione, del resto questo è un concreto esempio della cosiddetta “macchina del fango” messa in piedi con l’illusione di demolire degli antagonisti politici. Invece, ironia della sorte, il fango – quello vero – con i suoi detriti incombe sui sentieri che sono stati chiusi per difendere la pubblica incolumità. E invece ha già ricoperto chi sperava di farne uso subdolamente…