Cultura
Giovan Battista Moroni torna ad Albino: sabato si inaugura la mostra
Giovan Battista Moroni torna ad Albino: sabato si inaugura la mostra monografica nella Chiesa di San Bartolomeo
Giovan Battista Moroni torna ad Albino: nell’ambito del progetto MORONI 500 – un intero anno di iniziative in occasione del cinquecentenario della nascita ad Albino (Bergamo) di Giovan Battista Moroni – Comune di Albino e Promoserio, in collaborazione con Accademia Carrara, onorano l’anniversario organizzando una piccola ma preziosa esposizione monografica, a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani.
Ritorno ad Albino riunisce nella suggestiva cornice dell’antica Chiesa di San Bartolomeo, uno degli edifici sacri più suggestivi di tutta la Val Seriana, dodici dipinti di Moroni – celebri ritratti, opere solitamente non accessibili al pubblico perché custodite in collezioni private o acquisizioni recenti al catalogo del pittore – che idealmente riportano Moroni, dopo il successo delle mostre di Londra e di New York, ad Albino, dove è nato e ha scelto di vivere e operare per buona parte della sua vita. Insieme al pittore ritornano a casa anche alcuni degli albinesi concittadini che Moroni ha “fotografato” nei suoi ritratti, oltre ai “ricordi”, repliche realizzate per la devozione privata, in dimensioni “domestiche”, delle invenzioni messe a punto nelle grandi pale pubbliche disseminate nelle chiese di tutta la ValSeriana. In mostra Moroni interprete del suo tempo e del suo territorio, si racconta in tre sezioni.
Giovan Battista Moroni: le tre sezioni della mostra
Accanto ad alcune notevoli prove giovanili, come la Natività di collezione privata, primizia risalente agli esordi dell’artista, trovano posto un gruppo di ritratti, anche di personaggi che hanno intrecciato la loro storia con quella di Albino: dallo splendido ritratto del mercante Paolo Vidoni Cedrelli al giovane di profilo dell’Accademia Carrara, il più piccolo ritratto dipinto da Moroni, fino all’Adorazione dei Magi appartenuta alla raccolta di Gian Luigi Seradobati, notaio albinese, amico e committente di Moroni.
Infine, a testimoniare la stagione conclusiva del percorso di Moroni, alcuni quadri destinati alla devozione privata che ripropongono brani di opere pubbliche che avevano riscosso particolare successo, come la Madonna con il Bambino in gloria e le sante Barbara e Caterina dell’Accademia Carrara, strettamente legata alla pala di Bondo Petello (frazione di Albino) o la Madonna con il Bambino in gloria e i santi Giacomo e Rocco, ricomparsa in una galleria di New York dopo la Seconda guerra mondiale e oggi ritornata in una collezione italiana.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Officina Libraria che raccoglie contributi di Simone Facchinetti, Paolo Plebani e Giampiero Tiraboschi. Per info: www.valseriana.eu. La mostra resterà aperta dal 18 settembre al 28 novembre 2021: di giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e di sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso gratuito con Green Pass.
Il progetto MORONI 500
Il progetto MORONI 500 è stato realizzato con il fondamentale sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca, Comunità Montana Valle Seriana e Consorzio BIM, grazie al main partner Fondazione Credito Bergamasco e al main sponsor Fassi.
Inoltre, la mostra Giovan Battista Moroni. Ritorno ad Albino è resa possibile dalla generosa adesione di un nutrito gruppo di sostenitori prevalentemente del territorio seriano, ciascuno dei quali ha scelto di “adottare” uno dei dipinti destinati all’esposizione, selezionandolo in base ai propri legami, interessi, sensibilità.
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