Cronaca
In Lombardia caccia sospesa dal TAR fino al 7 ottobre
In Lombardia il TAR sospende la caccia fino al 7 ottobre. Soddisfazione dalla Lac. Federcaccia chiede l’intervento della Regione che si dice già al lavoro
Il Presidente del TAR Milano ha sospeso gli atti del calendario venatorio in Lombardia sino almeno all’udienza del 7 ottobre. Ne dà notizia la Lac – Lega abolizione caccia, che aveva presentato ricorso contro il calendario venatorio regionale. Il presidente della quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale, alla luce del ricorso, in sostanza ha deciso di sospendere la caccia fino alla trattazione collegiale, che è stata fissata per il 7 ottobre. «La Lac – scrive l’associazione ambientalista – ha fermato l’ennesimo tentativo di un saccheggio infinito della biodiversità che per qualcuno è irrilevante. Cambia tragicamente il clima, cambia la sensibilità delle persone. Ciò che non sembra cambiare mai è una certa politica trasversale a quasi tutte le forze politiche che continua a sostenere pratiche insostenibili». Qui il testo del provvedimento del Tar.
Caccia sospesa in Lombardia: Federcaccia chiede intervento della Regione
“Qualora l’attività venatoria dovesse ritenersi sospesa – scrive Federcaccia in una nota – chiediamo che la Regione adotti in via d’urgenza un nuovo atto amministrativo che ci consenta di andare a caccia almeno sino alla decisione definitiva sul calendario impugnato. Federcaccia si costituirà in giudizio, così come altre associazioni hanno già deciso di fare”.
Dal canto suo l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi ha dichiarato: “Con decisione monocratica della quarta sezione del Tar Lombardia, senza alcuna udienza è contraddittorio, è stata accolta la richiesta della Lac di sospensione dei calendari riduttivo e integrativi fino all’udienza prevista il 7 ottobre. Rimane aperta la caccia di selezione agli ungulati oggetto di specifici piani di prelievo. Stiamo lavorando a un provvedimento che vareremo in brevissimo tempo per consentire la ripresa dell’attività venatoria e difenderemo in udienza le ragioni dei provvedimenti contestati”.
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