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Cultura

Giovan Battista Moroni, presentato ad Albino il Catalogo Generale

Giovan Battista Moroni, presentato ad Albino il Catalogo Generale frutto del lavoro decennale di Simone Facchinetti in collaborazione con la Fondazione Credito Bergamasco

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Nell’ambito del progetto MORONI 500 – un intero anno di iniziative in occasione del cinquecentenario della nascita ad Albino (Bergamo) del celebre pittore Giovan Battista Moroni – il Comune di Albino e Promoserio hanno ospitato la prima assoluta della presentazione del volume “Giovan Battista Moroni. Opera completa” di Simone Facchinetti (ed. Officina Libraria, Milano), catalogo generale delle opere del celebre pittore, che raccoglie gli esiti di un’impresa di ricerca lunga almeno un decennio, sostenuta da Fondazione Credito Bergamasco. L’evento di presentazione si è svolto venerdì 15 ottobre presso la Chiesa di San Giuliano.

Giovan Battista Moroni: come si compone il Catalogo Generale

Dopo un saggio introduttivo che intreccia le vicende biografiche di Moroni con lo sviluppo della sua carriera artistica e un contributo dedicato agli snodi principali della sua fortuna critica, il vero e proprio Catalogo Ragionato censisce 227 opere con un criterio cronologico, dalla più antica alla più recente. A ciascun dipinto è dedicata una scheda con l’immagine a colori, la ricostruzione delle sue vicende, l’approfondimento stilistico e iconografico e la proposta dei passi fondamentali degli autori che ne hanno parlato. Completa il volume un regesto documentario di Giampiero Tiraboschi.

Le principali novità, e diverse opere inedite, sono emerse sul periodo della giovinezza di Moroni. L’attività che il pittore di Albino conduce in collaborazione con il bresciano Moretto fa oggi emergere il profilo di un pittore già chiaramente formato e si comprende come i primi contatti trentini, con la famiglia dei conti Madruzzo, siano da anticipare rispetto alla data del 1548 tramandata dalla tradizione. La ricerca ha dato buon esito anche sul fronte dell’identificazione di diversi personaggi effigiati da Moroni, consentendo anche di ricollocare la datazione delle opere. Il caso più eclatante è quello di uno dei ritratti più iconici dell’artista, quel Gian Girolamo Albani cui ora si sostituisce definitivamente il nome di Gabriele Albani, consentendo una nuova datazione dell’opera al 1572-1573 e di ragionare da una prospettiva differente attorno alle committenze moroniane, che in casi come questo trascendevano nel leggendario. Sono stati inoltre individuate opere segnalate dalle fonti ma di cui si erano perse le tracce, come il dipinto che il Boschini nel Seicento menziona in una collezione veneziana e che oggi viene identificato con il Ritratto di Giorgio Passo custodito alla Pinacoteca del Castello Sforzesco Milano.

Il catalogo ha le seguenti caratteristiche: 510 pp., 316 illustrazioni a colori, 24×28 cm. In libreria a 85 euro. Maggiori info www.fondazionecreberg.it e www.valseriana.eu.

Una ricerca lunga 10 anni

“Il Catalogo ragionato delle opere di Moroni ha avuto una lunghissima gestazione – ha detto Simone Facchinetti, autore del Catalogo Generale di Moroni -. L’origine risale a un primo articolo del 1995, quando rintracciai documenti relativi a tre pale d’altare di Moroni, consentendomi in parallelo di formulare una nuova ipotesi sulla data di morte dell’artista. Da allora ho continuato la ricerca che ha avuto una propulsione in occasione delle mostre che ho curato nel 2004 al Museo Adriano Bernareggi di Bergamo, nel 2014 alla Royal Academy di Londra e nel 2019 alla Frick Collection di New York. Ma soprattutto quando la Fondazione Credito Bergamasco ha scelto di sostenere gli studi su Moroni in parallelo alla campagna di restauri sulle opere dell’artista cheaveva attivato sul territorio bergamasco”.

“Una decina di anni fa – ha sottolineato Angelo Piazzoli, Presidente della Fondazione Credito Bergamasco -, Simone Facchinetti si presentò – in verità, un po’ timoroso – a Palazzo Crebergper illustrarmi l’idea di realizzare un’opera a dir poco monumentale, il “Catalogo Generale” diGiambattista Moroni; si trattava di un articolato progetto, impegnativo e ambizioso, di ricerca e di studio che mi ha molto affascinato. La sua determinazione fu talmente evidente e la sfida – che insieme ci saremmo posti – tanto appassionante, che demmo immediatamente fiducia e sostegno all’allora giovane studioso che ha portato a termine, con dedizione e competenza, questa straordinaria fatica letteraria. Ci siamo dunque molto impegnati per questa “opera omnia” che rappresenta una vera e propria primaassoluta, non esistendo infatti un lavoro così diffuso e analitico sul Moroni. Sia la pubblicazione che leattività di ricerca di Simone Facchinetti sono state sostenute dalla nostra Fondazione. Un’impresa che si è protratta nel corso di molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, non solo conservate nel territorio bergamasco ma disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private. Abbiamo previsto la “Presentazione Ufficiale” ad Albino, proprio per sottolineare il suo ruolo di “Capitale moroniana””.

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