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Domenica 24 ottobre la Corale di Gandino celebra Quirino Gasparini
Brani inediti in Basilica e trasferta a Torino: la Corale Canali domenica 24 ottobre celebra Quirino Gasparini. Nel pomeriggio l’inaugurazione del dipinto murale.
Domenica 24 ottobre ricorre il terzo centenario della nascita del compositore Quirino Gasparini, nato nel 1721 a Gandino ed in seguito maestro di Cappella del Duomo di Torino. Per ricordarne la figura (certamente fra le maggiori del panorama musicale settecentesco in Italia) la Schola Cantorum Luigi Canali di Gandino proporrà alle 20.30 un’elevazione nella monumentale Basilica di Gandino, diretta dal maestro Marco Guerinoni ed accompagnata all’organo da Tobia Sonzogni. “L’elevazione – conferma Guerinoni – è il coronamento di studi e ricerche effettuati in tutta Europa, reperendo spariti e documenti che consentono di dare giusto rilievo ad una figura troppo spesso non valorizzata dagli esperti. Fra il 2001 ed il 2002 Gandino ricordò Gasparini dedicandogli una parte corposa del volume “La Celeste Armonia” di Marino Anesa, edito dal Comune, e pubblicando un cd audio con Trii e Sonate del compositore, eseguiti dal “Gasparini Ensemble”, tuttora attivo”.
Quirino Gasaprini
Quirino Gasparini venne ordinato sacerdote a Bergamo nel 1745. Successivamente fu allievo di padre Giovanni Battista Martini e nel 1751 divenne membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Nel 1760 ottenne l’incarico di maestro di cappella presso la Cattedrale di Torino, e successivamente anche quello di maestro di corte presso la casa reale dei Savoia. Nel gennaio del 1771 Leopold e Wolfgang Mozart, durante il loro primo viaggio in Italia, sostarono a Torino per circa due settimane. Durante la permanenza in città conobbero il mondo musicale della capitale del Regno di Sardegna ed incontrarono Gasparini. I Mozart rientrarono in patria con copie di spartiti di Gasparini, tra cui i due mottetti Plangam dolorem meum e Adoramus te, Christe che vennero riuniti insieme ad altri (tra cui il Miserere di Allegri, ed il Sicut cervus di Palestrina) in un fascicolo, (il nr. 115) della raccolta “Musica sacra div. Auctor” ad uso dei Mozart, probabilmente per le Sonntagsmusiken del barone Van Swieten. Alla morte di Wolfgang Amadeus Mozart fra le sue carte fu rinvenuta una copia dell’Adoramus te, Christe senza indicazione della paternità di Gasparini. Georg Nikolaus von Nissen, trovandola fra le musiche mozartiane e credendo di riconoscere una grafia a lui familiare, appuntò sul manoscritto la dicitura “von Mozart und sein handschrift”. Tanto bastò a Ludwig Ritter von Köchel per attribuirne la paternità a W. A. Mozart nella prima edizione del suo catalogo (1862), elencando la composizione al numero K327. Solo nel 1922 Herman Spieß, musicologo e maestro di cappella a Salisburgo, assegnò la definitiva attribuzione al compositore gandinese dell’Adoramus te, Christe, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista organistica tedesca Gregorius Blatt. Gli studiosi hanno successivamente attribuito la copia alla grafia del padre Leopold Mozart. Il manoscritto è oggi conservato alla Biblioteca Jagellonica di Cracovia e in copia fotostatica nell’Archivio Parrocchiale di Gandino. Quirino Gasparini morì a Torino il 26 settembre 1778. “In occasione dell’elevazione – aggiunge Guerinoni – eseguiremo anche, con un quintetto vocale, l’Exi cito in platèas, l’antifona a cinque voci con cui Quirino Gasparini venne ammesso all’Accademia Filarmonica di Bologna. Non meno rilevanti numerosi altri inediti, in prima esecuzione moderna grazie a partiture reperite da fondi musicali rintracciati a Torino, Bergamo, Berlino e Gandino”. Da sottolineare inoltre un’ulteriore appuntamento che domenica 1 novembre porterà la Corale Canali nel Duomo di Torino, dove nei luoghi cari a Gasparini verrà eseguito un concerto alle ore 15 e sarà accompagnata la successiva messa delle 18.
Nel pomeriggio l’inaugurazione del dipinto murale
Domenica 24 ottobre, nel “dies natalis” del compositore, verrà inaugurato a Gandino (ore 16.30 piazza XXV Aprile) un dipinto murale a tema realizzato dall’artista Ivano Parolini. “E’ di fatto l’unico ritratto a colori oggi disponibile del compositore – sottolinea Guerinoni – dopo che purtroppo è andato distrutto a Bologna quello di cui si conserva un’immagine in bianco e nero”.
Nell’ambito delle celebrazioni organizzate quest’anno dalla Corale Canali e da altri enti territoriali, il Gruppo Filatelico Valgandino ha ottenuto da Poste Italiane l’emissione di uno speciale annullo filatelico. Domenica dalle 17 alle 20 uno sportello postale straordinario sarà aperto per questo presso il Museo della Basilica, dove è allestita la mostra “Quirino Gasparini, musica e costume nel ‘700” con partiture, documenti e costumi d’epoca originali di grande pregio. Verrà proposto uno speciale folder (tiratura di sole 300 copie numerate) destinato ai collezionisti (info all’indirizzo lespampa@tin.it) contenente “un cartoLino ed una cartolina”. Il “cartoLino” (affrancato e annullato) è di fatto una cartolina realizzata interamente in lino pregiato, lo stesso utilizzato nel 2021 per produrre in Val Gandino copie della Sindone in scala 1:1, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. Il procedimento di stampa sul tessuto (realizzato da Torri Lana 1885 di Gandino) è stato completato presso Efi Reggiani di Grassobbio, utilizzando la procedura “a pigmento” già utilizzata per le copie della Sindone. Il “cartoLino” (con progetto grafico di Emanuele Simone di Lino Olmo Studio) sarà affiancato da una cartolina tradizionale che riporta il dipinto di Parolini, con firma originale dell’artista.
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