Cronaca
Investimento di un animale selvatico, cosa fare in caso di incidente
Visti i frequenti investimenti di animali selvatici in Val Seriana vediamo cosa fare in caso di incidente
L’investimento di un animale selvatico è un episodio molto frequente anche lungo le strade della Valle Seriana. Ultimo quello di un cervo giovedì sera lungo la strada provinciale 49 in territorio di Ardesio. Abbiamo dunque approfondito la questione con Luca Galioto, Comandante della Stazione Carabinieri Forestale di Gandino.
Investimento animale selvatico: chiamare sempre le forze dell’ordine
“Prima di tutto va detto che – spiega il Maresciallo – bisogna far sempre intervenire la forza pubblica per accertare il danno e verificare la compatibilità del danno con l’animale che potrebbe anche scappare. In quel caso bisogna subito verificare la presenza di sangue e di peli ad esempio. Questi elementi sono indice di attestazione di veridicità del sinistro ovvero fondamentali per chiedere un risarcimento”. I numeri da contattare sono il numero unico 112 o meglio ancora quello della centrale operativa della Polizia Provinciale (800350035) che è adibita alla gestione della fauna selvatica.
“Ovviamente l’automobilista deve attenersi alla cartellonistica che spesso in alta Valle indica il pericolo di attraversamento di fauna selvatica – continua Galioto -. Gli animali presenti dalla zona del Ponte del Costone verso l’alta Valle, quali camosci, mufloni e cervi si spostano tra boschi e prati prevalentemente di notte per questo è consigliato mantenere una velocità moderata. L’impatto spesso è molto forte e l’animale non sopravvive”.
Obbligo di fermarsi e responsabilità
L’obbligo di fermarsi (per non incorrere in sanzioni) in caso di sinistro anche con animali è disciplinato dall’articolo 189 co. 9 bis del Codice della Strada dove si legge: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 421 a € 1.691”.
Per quanto riguarda la responsabilità della fauna selvatica è in capo alla Regione ma il risarcimento, come viene spiegato in questo articolo e com’è stato stabilito dalla Corte di Cassazione nel 2020, è abbastanza complesso.
Cosa succede all’animale
Cosa succede inoltre all’animale? “Se è ferito – conclude Galioto – viene portato presso il Cras a Cenate Sopra presso l’Oasi Valpredina per il recupero e le cure necessarie. Qualora sia impossibile salvarlo interviene il veterinario. Se è morto si procede con lo smaltimento.
Gessica Costanzo
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