Necessità di più tamponi: Regione Lombardia chiama in causa medici e pediatri

Code per fare un tampone anche di ore con sintomi e minori presenti: è quanto accade in Lombardia da alcuni giorni sia fuori dalle farmacie che dai centri prelievi. Questa situazione è stata segnalata anche in Val Seriana dove genitori con bambini si trovano costretti a stare in coda al freddo fuori dai centri prelievi indicati anche per ore. Il sistema è al collasso, e Regione Lombardia ha attivato una task force tamponi.

Più tamponi: li facciano anche medici e pediatri

I primi esiti sono che da mercoledì 29 dicembre sarà attivo un nuovo centro tamponi massivo a Gallarate (Va), mentre sono state aggiunte 8 nuove linee tampone presso il centro di Trenno a Milano ed è in fase di allestimento un nuovo centro tamponi presso Fiera Milano City che sarà attivo nei prossimi giorni. La task force guidata da Guido Grignaffini si è riunita stamane provvedendo ad alcune prime iniziative urgenti, come l’ampliamento del numero dei punti tampone.

Inoltre, tutte le Asst sono state invitate ad attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi, mentre la direzione generale Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per sensibilizzarli circa la necessità di effettuare direttamente i tamponi ai propri assistiti evitando loro inutili e talvolta rischiosi spostamenti.

“Le farmacie allunghino gli orari serali”

“Abbiamo chiesto alle farmacie – spiega Grignaffini – la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni orari specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti. La direzione generale Welfare, a questo proposito, ha già concordato con Federfarma l’invio di una richiesta formale che l’associazione si prenderà cura di trasmettere urgentemente ai propri associati per le adesioni”.

Nel mese di dicembre sono stati effettuati circa 3,5 milioni di tamponi in Lombardia, il 21,5% di tutti i tamponi somministrati in Italia. Una percentuale che sale al 22,3% nell’ultima settimana. La percentuale di popolazione lombarda, di contro, è circa un sesto di quella italiana, il 16,7 %.

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