Politica
Elezione presidente della Repubblica, la Lombardia ha i suoi tre delegati
I tre delegati lombardi da lunedì 24 gennaio prenderanno parte all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica
I delegati della Regione Lombardia scelti per eleggere il presidente della Repubblica sono il Presidente del Consiglio Alessandro Fermi (Lega), il presidente della Giunta Attilio Fontana (Lega) e il consigliere segretario bergamasco Dario Violi (M5Stelle). I tre delegati lombardi da lunedì 24 gennaio prenderanno parte all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Presenti in aula 75 consiglieri, 75 votanti, una scheda è risultata bianca, mentre erano 5 gli assenti per motivi personali e congedi: i consiglieri Michele Usuelli (PiùEuropa/Radicali), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Giuseppe Villani (PD), Consolato Gregorio Mammì (M5S), Giacomo Consentino (Lombardia Ideale). Assente la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha ottenuto una preferenza. Nonostante fosse dato come il nome più forte tra le minoranze il capogruppo del Partito democratico Fabio Pizzul ha ottenuto 17 voti, sorpassato quindi dal collega pentastellato Violi. Il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti 1, la consigliera del Gruppo Misto Vivina Beccalossi 12, il Consigliere di Fratelli d’Italia Franco Lucente 12.
La Costituzione (art.83) prevede che all’elezione del Presidente della Repubblica partecipino anche tre delegati per ogni Regione, eletti dal Consiglio regionale “in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. Fa eccezione la Valle d’Aosta, che ha un solo delegato. Si tratta complessivamente di 58 “grandi elettori” che si aggiungono ai 630 deputati, ai 315 senatori e ai 6 senatori a vita. Complessivamente gli aventi diritto al voto per l’elezione del Capo dello Stato sono 1009. Si procede con scrutinio segreto e chiamata nominale. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi (in questo caso 672 membri), mentre dalla quarta votazione in poi sarà sufficiente la maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno).
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gianluca
12 Gennaio 2022 at 16:47
noi siamo pisani della repubblica marinara di pisa assorbita da napoleone bonaparte incoronato re d’ italia nel duomo milanese nostre colonie pisane ajaccio corsica e bitonto medioevo..i giulandi invece tutta la sicilia come colonia loro….. noi il carnevale non lo festeggiamo a pisa lo festeggiano i viareggini di lucca … nelle basse italie gli omonimi che non hanno a cheche) fare con noi hanno altre origini loro (greche)
ma lo spettacolo elezione repubblica continua elezione di elezioni non elette
berlusconi e draghi non vanno bene non li voteranno voteranno amato? gli faranno un tampone ?
gianluca
12 Gennaio 2022 at 17:01
i gualandi braun a firenze imparentati con hitler 1940 non ci sono piu’ ci sono i braun sparsi dappertutto
ma ci sono a san lazzero di savena a bologna i gualandi di bologna circa 700 unita’ loro colonia la sicilia intera medioevo—-non so se e’ vivo michele enea gualandi , e chi vorrebbe votare lui,, non so qualche ciccibombo suo al quale ha fatto fare carriera? non so