Cronaca
Una app e fagioli gratuiti da coltivare, quando la scienza dialoga con i cittadini
Una app e fagioli gratuiti da coltivare, quando la scienza dialoga con i cittadini. Mercoledì 2 febbraio l’incontro online con gli esperti del progetto INCREASE
La partecipazione del pubblico alla ricerca sta diventando sempre più cruciale per aumentare la comprensione da parte di tutti della scienza e dei suoi benefici per la società. Ancora più importante, fa avanzare la ricerca scientifica stessa e, allo stesso modo, gioca un ruolo cruciale in INCREASE, il progetto finanziato dall’Unione europea con un budget di oltre 7 milioni di euro che vede uniti 28 partner internazionali di 14 paesi diversi fra i quali, per la Bergamasca, la Comunità del Mais Spinato di Gandino che segue la valorizzazione dell’antico “Fagiolo di Clusven”, di concerto con l’Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo.
La fase 2 di INCREASE
La “fase 2” dell’importante iniziativa si completerà entro il 28 febbraio 2022, la data limite entro la quale i cittadini possono scaricare gratuitamente (dagli store digitali) sul proprio smartphone la app “INCREASE CSA” e registrarsi per l’innovativo progetto di scienza condivisa.
“Il Citizen Science Experiment – spiegano i promotori del progetto, guidati da Roberto Papa, docente dell’Università delle Marche e coordinatore di INCREASE – invita tutti i cittadini interessati a contribuire volontariamente e a testare un approccio innovativo e, soprattutto, decentralizzato per la conservazione, moltiplicazione e condivisione dei semi al fine di preservare l’agro-biodiversità. In sostanza la coltivazione delle più diverse varietà di fagioli avviene in maniera diffusa, in Europa e nel mondo, al fine di osservarne sviluppo e adattamento, favorendo nel contempo la possibilità di allargare il più possibile la consapevolezza della gente circa l’importanza di valorizzare il consumo di legumi nell’ambito della propria dieta. Tutto questo consente inoltre di “salvare” diverse specie locali (è il caso del Fagioli di Clusven di Gandino), facendo in modo che tutti i coltivatori, anche e soprattutto hobbisti, possano diventare custodi della diversità genetica dei legumi in Europa”.
Tutto ciò di cui c’è bisogno è un campo, un giardino, una terrazza o semplicemente un balcone. Dopo aver scaricato la app INCREASE CSA, i cittadini devono semplicemente registrarsi. In questo modo riceveranno a casa e gratuitamente alcune differenti varietà di fagioli pronti per essere coltivati. La app consentirà poi di interagire con altri coltivatori e con i ricercatori di INCREASE, per ottenere utili indicazioni e riportare le osservazioni di ciascuno, anche attraverso la possibilità di caricare immagini e video. La transizione alimentare verso nuove diete a base prevalentemente vegetale, segnalano studi internazionali, è fra le più importanti opportunità di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici generando significativi benefici in termini di salute umana. A oggi però nel campo dei legumi alimentari, gli investimenti nella conservazione dell’agro-biodiversità e nella ricerca sono estremamente limitati. Il progetto INCREASE potrebbe davvero dare la spinta decisiva.
“Ciascuno – aggiunge Papa – potrà riprodurre i semi per gli anni successivi: distribuiremo i semi una sola volta a ciascun cittadino, ma l’iniziativa di Citizen Science durerà quattro anni. Tutto questo porterà in futuro allo sviluppo di nuove varietà, incrociando e selezionando varianti specifiche, migliorando l’alimentazione attraverso diete sane che includano i legumi”. Nel progetto INCREASE c’è spazio anche per la gastronomia, poiché è prevista la pubblicazione online (www.pulsincrease.com) delle ricette a base di legumi suggerite direttamente dai cittadini aderenti.
L’antica varietà del “Fagiolo di Clüsven
La Val Gandino è presente nell’iniziativa europea con l’antica varietà del “Fagiolo di Clüsven”, un legume della famiglia Phaseolus coccineus coltivato da oltre un secolo nella località di Clüsven in comune di Gandino. Lo stesso territorio dove dal 1632 venne coltivata la varietà del Mais Spinato di Gandino. La famiglia contadina Bonazzi (Congenta), trasferitasi da Cazzano S.Andrea a Clüsven sin dalla prima metà dell’Ottocento, ha coltivato in quella zona mais e fagioli. Roberto Colombi ai primi degli anni ’60, sposando una delle figlie Bonazzi, ha sempre coltivato in quel di Gandino, località “Rastei” i semi ricevuti dai Bonazzi. In coincidenza con Expo 2015, l’Orto Botanico L. Rota di Bergamo ha seminato i fagioli di Clüsven nella Valle della Biodiversità in Astino a Bergamo. Nel 2016 è stata avviata la prima prova in orto della coltivazione in consociazione del Mais Spinato di Gandino e del Fagiolo di Clüsven. Il legume seriano è iscritto nell’ «Arca del gusto» di Slow Food dal 2016 e viene utilizzato nelle minestre di verdura, con la pasta e fagioli ed in umido con pomodori e spezie. “Nel 2022 – sottolinea Filippo Servalli, delegato al progetto per la Comunità del Mais Spinato – allargheremo la coltivazione in campo alla realtà della Val Gandino, mettendo a disposizione terreni e competenze. Tutto in ideale continuità con il lavoro legato a sostenibilità e promozione territoriale sviluppato in questi anni”.
Mercoledì 2 febbraio 2022 alleore 17:00 è possibile partecipare a un incontro di presentazione online attraverso questo link https://zoom.us/…/tJwocuiuqD8qHdHt-OYTAqoictCiJDi7FH3l
Durante l’incontro interverranno: Roberto Papa (coordinatore di INCREASE), Marco Marsella (FAO – Nazioni Unite), professori, ricercatori e componenti del team italiano di INCREASE.
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