Cronaca
Rifugiati dall’Ucraina, la Lombardia si prepara per attivare percorsi sanitari
In relazione alla possibile gestione di rifugiati dall’Ucraina Regione Lombardia scrive ad Ats e ASST in attesa di indicazioni dalla Protezione civile regionale e nazionale
In relazione alla possibile gestione di rifugiati dall’Ucraina, in attesa di indicazioni dalla Protezione civile regionale e nazionale, fermo restando che gli interventi sono a carico del Servizio Sanitario Regionale, si chiede di verificare e attivare i seguenti percorsi”. È quanto ha scritto oggi la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia in una lettera inviata alle ATS, alle ASST, agli IRCCS e ad AREU.
Le ATS devono:preparare/attivare raccordi organizzativi con ASST/IRCCS per l’erogazione di vaccinazioni Covid; vaccinazioni Morbillo/Parotite/Rosolia; vaccinazioni anti-difterite/tetano/pertosse; verificare con gli operatori la presenza di scorte per test di diagnosi della tubercolosi e di relative convenzioni attive per l’acquisto degli stessi; preparare/attivare raccordi organizzativi con ASST/IRCCS per l’eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici e prevedere una mappatura delle risorse locali e verifica di personale a disposizione per il supporto sanitario necessario.
Alle ASST, invece, è chiesto di verificare le scorte di questi vaccini e della capacità di erogazione e di relative convenzioni attive per l’acquisto (ad eccezione del vaccino covid per cui la gestione è regionale); la preparazione/attivazione di raccordi organizzativi con ATS per l’eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici. AREU rimane il riferimento per le situazioni di emergenza/urgenza.
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Alberto
1 Marzo 2022 at 12:58
Il gas russo costa €15, quello americano 85. Capito? Capito tutto?
Ivan
2 Marzo 2022 at 12:17
Quindi li accogliamo per vaccinarli? Ho capito bene?