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Sabato 5 marzo si inaugura il ponte della ciclopedonale tra Cene e Gazzaniga

Sabato 5 marzo si inaugura il nuovo ponte della pista ciclopedonale che collega i comuni di Cene e Gazzaniga

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Sabato 5 marzo sarà inaugurato il nuovo ponte della pista ciclopedonale della Valle Seriana che collega i comuni di Cene e Gazzaniga. L’opera, importante perché restituisce alla piena fruibilità un tratto di pista ciclabile molto frequentato, anche ai fini del collegamento pedonale tra i due comuni, è frutto di una sinergia che ha visto la collaborazione di Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana, comuni di Cene e Gazzaniga. L’attuale passerella, che sostituisce il vecchio ponte in legno, è stata realizzata in lega metallica che garantirà alla struttura una lunga durata e che le conferisce un aspetto visivo armonico con il paesaggio circostante.

Necessario costruire strutture durature

È obiettivo della Comunità Montana, anche in riferimento alla pista ciclopedonale, la costruzione di infrastrutture durature, che valorizzino il territorio nel tempo. L’apertura della passerella è il secondo intervento finalizzato a rendere fruibile la pista ciclopedonale, mentre sono già state appaltate altre opere e investimenti per quanto attiene la messa in sicurezza del percorso. L’inaugurazione si terrà presso il ponte sabato 5 marzo 2022 alle ore 11.00, alla presenza di
numerose Autorità.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Paolo

    2 Marzo 2022 at 19:37

    E un bel chi se ne frega?? Riaprite il ponte stradale di Fiorano, tutti i giornidecine di lavoratori devono fare 10 chilometri in piu, 400000 euro per il ponte cjclabile, per l’altro bisogna aspettare quanto?

  2. marco masserini

    2 Marzo 2022 at 21:40

    Veramente a volte non capisco le reazioni della gente. E’ vero che il ponte della pista ciclabile di Gazzaniga-Cene è stato chiuso per quasi tre anni, giustamente poichè pericoloso e marcio in quanto fatto in legno sopra un fiume, e sicuramente ha creato disagi che nessuno di noi avrebbe voluto. Però ora che grazie a qualcuno che se ne è fatto coraggiosamente carico arrivando dopo, cioè a fine 2019, è stato riaperto, che senso ha protestare per il passato? E lo stesso abbiamo fatto per tutti gli altri ponti o simili della pista che vedranno a breve la loro sostituzione, ovviamente quelli della viabilità ANAS (ponte stradale di Fiorano-Val Gandino) non sono alla nostra portata delle nostre competenze. Ma ogni tanto qualcuno riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno? oppure preferisce vedere il bicchiere completamente vuoto per potersi lamentare ?

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