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Cronaca

Rifugiati ucraini: i primi provvedimenti sanitari in provincia di Bergamo

Rifugiati ucraini: ATS al lavoro per disporre i primi provvedimenti sanitari in provincia di Bergamo e per cercare strutture ricettive pronte ad accoglierli

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In merito alle indicazioni ricevute da Regione Lombardia, ATS Bergamo ha attivato percorsi strutturati per fornire assistenza ai cittadini di nazionalità ucraina che stanno arrivando sul territorio, predisponendo una risposta sanitaria/assistenziale idonea rispetto all’emergenza, nell’attesa di eventuali indicazioni da parte del Ministero dell’Interno e Protezione Civile. 

Cosa prevede il percorso

Il percorso prevede da parte di ATS Bergamo la messa a disposizione del personale per una prima visita medica con valutazione anamnestica e tampone antigenico per la diagnosi di Covid-19. Si effettuerà pure una verifica dello stato vaccinale dei singoli (Covid, morbillo/pertosse/rosolia, anti difterite/tetano/pertosse) ed eventualmente verranno proposte le vaccinazioni del caso. Per i pazienti fragili (donne in gravidanza, bambini under 14…) saranno garantiti percorsi dedicati all’interno delle strutture sanitarie e dei consultori. 

Le disponibilità ricettive sul territorio pronte ad accogliere i rifugiati ucraini

La Direzione Sociosanitaria di ATS sta lavorando per raccogliere la disponibilità ricettiva all’interno della provincia di Bergamo. “Al momento abbiamo la disponibilità dell’Hotel la Muratella di Cologno a Serio, con disponibilità di 52 camere doppie e sarà utilizzato, presumibilmente, per ospitare soggetti risultati positivi al test antigenico rapido per Covid-19”, conferma il direttore generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi. 

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2 Commenti

1 Commento

  1. Alberto

    4 Marzo 2022 at 12:43

    Gli Ucraini rifiutano il vaccino ma vengono trattati come Persone. Gli italiani non vaccinati vengono trattati come delinquenti. W L’ITAGGLIA

    • Ivan

      4 Marzo 2022 at 15:25

      E gli vogliono garantire già il lavoro: Zaia suggerisce di mettere mano alle autorizzazioni del «decreto flussi per favorire le assunzioni dei profughi che cercano lavoro». E anticipa: «Io stesso ho ricevuto disponibilità da tutto il mondo imprenditoriale, turistico, agricolo. Ma è necessario che l’Ema riconosca la validità del vaccino anti Covid Sputnik, utilizzato in Ucraina, per non creare ulteriori difficoltà sul piano della sanità pubblica». E che sia «attuata in fretta una deroga al Super green pass, che nessuno di questi disperati può ovviamente avere», taglia corto.

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