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Cronaca

Assistenza sanitaria ucraini: la profilassi di ATS Bergamo

A cosa deve attenersi il cittadino ucraino una volta accolto in provincia di Bergamo? Le regole in materia sanitaria di ATS Bergamo

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Il sistema sociosanitario bergamasco è già attivo da giorni per l’accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina e per assicurare loro l’assistenza sanitaria necessaria alla loro permanenza in Italia”. Così Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo, rispetto alla mobilitazione e all’organizzazione in corso da parte di ATS per dare a chi fugge dalla guerra le prime prestazioni sanitarie indispensabili e aggiunge: “Tengo a evidenziare che in Regione Lombardia l’assistenza sanitaria è garantita gratuitamente a tutti coloro che, provenendo dall’Ucraina, abbiano necessità sanitarie per patologie acute o croniche”. 

Cosa deve fare il cittadino Ucraino una volta arrivato in provincia di Bergamo

Per l’assistenza sanitaria è necessario che il cittadino ucraino, anche per il tramite della famiglia ospitante, dei Comuni, degli Ambiti Territoriali, compili il form reperibile al seguente link: https://sorveglianzacovid.ats-bg.it/?q=emergenza_profughi_registrazione  condiviso tra ATS e Prefettura, accessibile anche dall’home page del sito istituzionale di ATS Bergamo.  

Attraverso i dati raccolti a seguito della compilazione del link https://sorveglianzacovid.ats-bg.it/?q=emergenza_profughi_registrazione, ATS Bergamo contatterà il cittadino per una prima visita sanitaria fissando un appuntamento presso i seguenti centri delle ASST:  

– Papa Giovanni XXIII presso la tensostruttura, Piazza OMS,1, Bergamo  

– Bergamo Est presso la Casa della Comunità di Gazzaniga (BG) in via Manzoni 130  

– Bergamo OVEST presso il Palaspirà, via Sant’Antonio, Spirano (BG).  

Necessario il tampone all’ingresso in Italia

Invece, per quanto riguarda in particolare la tematica Covid-19, non è previsto un periodo di quarantena all’arrivo, ma entro 48 ore dall’ingresso è necessario effettuare un tampone.  

“Entro 48 ore dall’ingresso è necessario effettuare un tampone antigenico o molecolare per la ricerca di SARS COV2, che permette anche di muoversi sul territorio e utilizzare i mezzi pubblici – entra nel dettaglio il direttore sanitario Michele Sofia -. Per il test basta recarsi gratuitamente e senza appuntamento presso il punto tampone dedicato da ATS Bergamo ai profughi ucraini a Bergamo, in Borgo Palazzo, 130 – Padiglione 22, che sarà attivo da sabato 12 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 da lunedì a sabato”.  

Dopo l’effettuazione di questo tampone, se negativo, i profughi di età superiore ai 6 anni dovranno indossare per 5 giorni le mascherine FFP2 (che vanno sempre portate su tutti i mezzi di trasporto). Se la persona risulta positiva al Covid-19, invece, si applica l’isolamento obbligatorio e verranno fornite tutte le indicazioni necessarie direttamente in loco cioè presso il punto tampone di ATS Bergamo. 

“Se il profugo ha un domicilio in cui è possibile garantire l’isolamento potrà restare là fino al termine della quarantena, diversamente ATS provvederà con la soluzione dei Covid hotel”, conclude il direttore generale Giupponi. 

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