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Cronaca

I medici contro la Moratti: “Non servono codici diversi nei pronto soccorso, mancano le risorse”

Regione Lombardia è sorda rispetto al grido del Sindacato, continuando a descrivere il sistema sanitario lombardo come un sistema iper-efficiente, all’avanguardia e iper-produttivo, senza ascoltare invece la situazione testimoniata da medici e dirigenti sanitari

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L’ultimo cambiamento in ambito sanitario messo in campo dall’assessore al Welfare Letizia Moratti riguarda i colori e i tempi di attesa nei Pronto Soccorso. Una novità inutile secondo ANAAO ASSOMED Lombardia, il sindacato dei medici dirigenti, che ha diffuso un duro comunicato stampa.

Il comunicato di ANAAO ASSOMED Lombardia

Dopo le inaugurazioni delle Case di Comunità, prosegue la rivoluzione portata avanti da Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare; a dettare i tempi di attesa di triage nei Pronto Soccorso sono i colori, non più quattro ma cinque, volendo andare a coprire con un’ulteriore sfumatura quello che è il reale vuoto di risorse che delinea il panorama sanitario tutelato da ANAAO ASSOMED Lombardia, rimasto inascoltato.

Ma il governo è sordo rispetto al grido del Sindacato, continuando a descrivere il sistema sanitario lombardo come un sistema iper-efficiente, all’avanguardia e iper-produttivo, senza ascoltare invece la situazione testimoniata da medici e dirigenti sanitari, stremati da un’organizzazione troppo fluida e mutevole che fa perno su risorse date per scontate ma in realtà assenti o portate allo stremo.

Stiamo assistendo a una fuga di risorse, i medici scappano verso altri lidi dove le condizioni lavorative sono migliori e meno isteriche, come il privato, la libera professione o la medicina generale – afferma Stefano Magnone, Segretario di ANAAO ASSOMED Lombardia – Questo fenomeno purtroppo non interessa solamente il territorio lombardo ma è diffuso a livello nazionale. Ciò testimonia in maniera cristallina una situazione esattamente opposta rispetto a quella descritta dall’Assessore al Welfare”.

Il focus fondamentale che andrebbe fatto per ottenere un effettivo miglioramento dell’organizzazione delle strutture sanitarie non è quindi sulla tavolozza cromatica dei Pronto Soccorso, bensì sulle risorse di cui gli stessi PS sono dotati, sulla necessaria – ma mancata – valorizzazione del personale sanitario che opera in queste strutture e su una riorganizzazione della rete ospedaliera che punti all’efficienza.

Se da una parte, durante la Commissione III del Consiglio Regionale, alcune osservazioni di ANAAO sono state recepite e ascoltate, dall’altra mancano i concreti riscontri da parte dei palazzi regionali, dove la governance rifiuta di ascoltare i problemi lamentati dai medici e dalle loro rappresentanze. Non le inaugurazioni, non i grandi exploit ; servono soluzioni innovative a problemi reali e non il mantenimento dello status quo travestito da riforme richieste dal PNRR o dal Ministero. 

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1 Commento

1 Commento

  1. Alberto

    5 Aprile 2022 at 13:24

    Nel frattempo continuiamo a lasciare a casa senza stipendio migliaia di medici ed operatori sanitari guariti dal vairus o che non si sono vaccinati. Ma è tutto per la nostra salute, certo…

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