Cronaca

Inaugurato oggi il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Seriate

Inaugurato oggi il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Seriate. Dalla regione e dal governo il finanziamento di oltre 7,5 milioni di euro di tutta la struttura

Pubblicato

3 anni fa

8 Aprile 2022

Redazione

E’ stato inaugurato oggi il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Bolognini di Seriate. Quasi 2mila metri quadrati totali, tra spazi interni ed esterni, ambienti pensati per la funzionalità di chi ci lavora e il comfort dei pazienti, tecnologie e attrezzature all’avanguardia. Un investimento di oltre 3 milioni di euro che si aggiungono alle risorse del Decreto Rilancio che consentiranno entro il 2023 di concludere i lavori della palazzina dell’emergenza con nuovi posti ti Terapia intensiva, Sale Operatoria e Aree di degenza.

“Con quest’opera – si legge nel comunicato – vogliamo soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini, rendendo migliore la qualità delle cure e del lavoro. Abbiamo realizzato una struttura all’avanguardia ed efficiente davvero all’altezza delle professionalità che accoglie. Professionalità su cui si è investito molto negli ultimi anni e che sono cresciute tantissimo. Dopo i mesi difficili dell’emergenza sanitaria, questo giorno di festa è dedicato a tutti gli operatori dell’ospedale, che hanno fornito cure e attenzioni ai pazienti in un momento drammatico senza mai tirarsi indietro. A tutti loro, ancora una volta grazie di cuore”.

La vecchia struttura, costruita vent’anni fa e tarata su 30 mila accessi all’anno, era arrivata ad accoglierne addirittura il doppio; da qui la necessità di provvedere all’ampliamento. Il progetto era nato infatti con il solo obiettivo di ampliare il pronto soccorso, dopodiché la possibilità offerta dal governo con il decreto Rilancio di aggiungere nuovi posti letto, ha spinto l’azienda ospedaliera ad alzare la struttura di altri due piani, un’operazione che ha comportato una rimodulazione del progetto generale. I due piani saranno operativi entro il 2023.

Il nuovo pronto soccorso è stato concepito in maniera tale che in tempo di pandemia venga separato da quello esistente, rendendolo quindi del tutto autonomo e più sicuro per i malati non infetti. Lo stesso dicasi per la terapia intensiva del primo piano che, in tempi «normali», sarà utilizzata come un altro reparto di rianimazione.